Se si dovesse descrivere il Campeggio 2019 con una parola, questa sarebbe: cambiamento, questo non solo da un punto di vista organizzativo, visto che quest’anno siamo stati ospitati dalla struttura di Maiorano di Monte “Campo scout don Peppe Diana“; ma un cambiamento l’abbiamo trovato anche negli animatori, nel loro spirito di iniziativa e soprattutto in noi ragazzi che abbiamo partecipato; si sono aggregate nuove persone, c’era più voglia di conoscersi e di scoprire il nuovo ambiente. Di certo ha influito molto la scelta di trascorrere questa settimana in un luogo diverso dal Matese, abbiamo toccato con mano quanto c’era da scoprire del nostro territorio, quanta bellezza ci circonda e quanto noi non la conosciamo.
Le nostre giornate iniziavano con il risveglio per il suono del fischietto del nostro animatore Christian, la colazione e le passeggiate. Dopo pranzo i giochi a punti per decretare a fine campeggio quale sarebbe stata la squadra vincitrice tra le cinque di quest’anno: Abneganti, Eruditi, Intrepidi, Pacifici, Candidi. Il tema girava intorno ai valori che queste squadre portavano con sé, rispettivamente: altruismo, cultura, coraggio, pace, onestà. Ciò che ci portiamo dal Campeggio 2019 sono quelle ore dopo cena che trascorrevamo tutti insieme seduti attorno al fuoco del falò in sana tranquillità, esprimendo le nostre idee davanti agli altri senza alcuna paura di essere ridicoli o giudicati. Quei falò ci hanno insegnato tanto: il coraggio di riflettere prima di agire o parlare, il coraggio di ammettere i nostri errori e di imparare da essi, di abbattere i tabù e di parlare senza timore. Ci hanno insegnato la libertà e la conoscenza di questa parola; libertà l’abbiamo trovata nella voglia di riscoprire la bellezza della natura attraverso le nostre passeggiate, nel rispettare le regole, le persone e il mondo che ci circonda, nel non superare i limiti e nella promessa di essere persone migliori per un domani migliore, perché abbiamo imparato che oggi purtroppo ci sono tanti uomini ma poca umanità, e allora servirebbe un po’ più di altruismo, perché si venga a creare quella pace di cui abbiamo parlato e che tanto si desidera.
Un grazie speciale va agli animatori del gruppo parrocchiale “Incontriamoci per vivere” che conosciamo ormai da tre anni, e anche ai nuovi arrivati che hanno sempre trovato il modo di farci divertire e di strapparci un sorriso anche nei momenti più duri. Un grazie ancor più grande va a don Davide che ci ha sempre permesso di staccare anche solo per un po’ da questa realtà tossica che si sta venendo a creare, di alzare le teste da quei maledetti schermi che ci stanno imprigionando per riscoprire noi stessi e la bellezza della vita e di vivere, avendo il coraggio di sbagliare e di chiedere poi scusa, diventare più altruisti insegnandoci che la pace non è mai troppo lontana e siamo ancora in tempo per riuscire a cambiare qualcosa, partendo però da noi stessi. Ecco, se ci chiedete cos’è il Campeggio è tutto quello che di bello si possa immaginare, e che queste righe sono solo una piccola parte della sua magia.
Serena Micco e Angela Pasquariello