Home Chiesa e Diocesi Alife. Parrocchia di condivisione, l’esperienza del gruppo PIC

Alife. Parrocchia di condivisione, l’esperienza del gruppo PIC

L'hanno chiamato PIC, Ponte per l'Iniziazione Cristiana: è il percorso guidato dalle animatrici Giuseppina, Ilenia e Rossella che raccoglie circa 20 ragazzi che hanno già fatto la Prima comunione. Il loro "restare" in Parrocchia è accompagnato ed educato dalla bella esperienza di condivisione, con le mamme e i papà, della fede di Gesù. A Valle Agricola, presso la base scout, hanno vissuto l'esperienza di un camposcuola estivo

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di Giuseppina Rao

“C’è stato un momento in cui ho chiuso gli occhi. No, non per dormire benché la stanchezza, dopo tre giorni di camposcuola, fosse tanta ma per celare agli altri un mio momento di profonda commozione, mentre i bambini vociavano godendosi gli ultimi scampoli di questa esperienza e i genitori chiacchieravano affabilmente tra un piatto di pasta al forno e l’altro e io ripetevo a me stessa: Non vorrei trovarmi in altro posto che questo. Mi scoppia il cuore di felicità!”

In una domenica in cui il Vangelo c’invita a seguire le “cose del Cielo”, si conclude con il pranzo delle famiglie e con la graditissima partecipazione del parroco, don Pasquale Rubino, l’esperienza di vita comunitaria del progetto PIC (Ponte per l’Iniziazione Cristiana) di Alife, tenutasi per tre giorni presso la Base scout di Valle Agricola, di recente sistemata e resa accogliente per chi volesse vivere qualche giorno a contatto con la natura per riscoprire Dio, se stessi e gli altri.

Il leit motiv ritornante è la semplicità. Il ritorno a luoghi in cui la presenza del bambino per le strade viene ancora salutata con piacere da persone che condividono un forte senso di appartenenza e di comunità. Gente generosa, aperta, colta, guidata da un giovane sacerdote, (uno “fresco” a detta dei nostri ragazzi e anche di qualche genitore), don Salvatore Di Chello, il quale ci ha fatto sentire a casa e con le sue parole ci ha dato la giusta carica per continuare il nostro cammino.

Questo campo, rivolto esclusivamente ai ragazzi che hanno svolto il percorso post-comunione, sperimentando le novità sinodali sulla vita parrocchiale, è stata la conclusione perfetta di un anno nel quale, mediante svariate attività, sempre all’interno di un percorso di fede e di formazione personale, ragazzi e famiglie hanno fatto esperienza di una comunità vivente, dinamica, in cammino con Cristo, abbandonando i monolitismi del “si è sempre fatto così…” e inaugurando uno stile di vita nuovo in cui la parrocchia non è un negozio di sacramenti in cui recarsi all’occorrenza ma diventa “spazio interessante di condivisione” dello spirito cristiano.

Il campo ha coinvolto una quindicina di partecipanti ed ha avuto come tema la scoperta dell’identità del cristiano, delle sue potenzialità e dell’arricchimento che ne deriva se si attinge “l’Acqua viva”. Tra le tante attività proposte, la piramide dei valori, la veglia di preghiera sotto le stelle (che spettacolo di notte a Valle Agricola!), l’escursione nel bosco fino ad una fonte di acqua freschissima e purissima dove si è tenuto un momento di preghiera guidato da don Pasquale Rubino, la celebrazione finale nella chiesa di San Sebastiano in paese, presieduta da don Salvatore ed animata dai ragazzi, con la presenza delle loro famiglie e il pranzo finale che ha visto riunite 70 persone!

Settanta persone, un numero che riecheggia, un po’ quei settanta che Gesù manda, i primi, quelli che hanno il compito di riscoprire il senso di comunità e di annunciarlo con gioia anche agli altri.
È possibile. Faticoso, impervio, a volte guardato con diffidenza, ma possibile.
E lo è soprattutto perché ci sono buona volontà, tenacia, coinvolgimento, valori saldi e, soprattutto, una profonda fede in Cristo che alimenta la speranza di veder crescere la comunità parrocchiale alifana con la presenza di pietre vive che, cementate tra loro dall’amore, la rendano una vera Casa dove tutti si sentano realmente figli di Dio e fratelli in Cristo.