A distanza di pochi giorni dalla Conferenza di presentazione della Campagna informativa finalizzata alla conoscenza e salvaguardia del territorio compreso nel Parco del Matese, continua l’onda vandalica a suo discapito. Lo sversamento selvaggio dei rifiuti sembra essere un atteggiamento irrinunciabile, segno di un’inciviltà che non riesce proprio a cedere il passo al rispetto per quei luoghi e un prendersi gioco del lavoro di quanti, istituzioni, associazioni e volontari, si spendono per difendere la bellezza del Matese.
Dalla conferenza del 5 agosto
Pochi giorni fa, il 5 agosto per l’esattezza, presso la Sede del Parco del Matese in San Potito Sannitico, si è svolta la conferenza stampa di presentazione della Campagna informativa, di prossimo avvio, incentrata sul passaggio del Parco e Ente Nazionale. “A organizzare una cosa così importante devono essere le amministrazioni comunali, i sindaci”: è così che il presidente del Parco, Vincenzo Girfatti, annuncia l’iniziativa, che si svolgerà da fine agosto, a partire dal 27 agosto, fino al 31 ottobre. Il valore di tale iniziativa è stato riconosciuto anche dal Ministero dell’Ambiente, che non ha esitato a patrocinarla, considerando il Parco “un facilitatore”. La Campagna, sottolinea il presidente Girfatti, che sarà portata avanti in partenariato con la Consulta del Matese, dovrà essere “un lavoro di squadra”, in cui a svolgere un ruolo significativo saranno innanzitutto i sindaci, i quali dovranno “dare informazioni e sollecitare la cittadinanza, stimolando il dibattito costruttivo”. Senza la conoscenza non si può giungere alla consapevolezza, e quindi a quella maturità necessaria per capire quanto sia fondamentale custodire i luoghi che ospitano l’esistenza di ognuno.
La Campagna, pertanto, si articolerà in una serie di incontri “che si svolgeranno in ogni comune afferente al Parco, chiamando in causa cittadini, istituzioni, associazioni. L’obiettivo sarà quello di cercare vie di mezzo, compromessi, per arrivare a soluzioni concrete”, precisa Vincenzo D’Andrea, referente della Consulta del Matese, “con l’obiettivo di strutturare un regolamento relativo al Parco, ma sempre tenendo conto delle peculiarità di ogni ambiente e contesto sociale”.
Video di Fernando Occhibove
Sul “confronto critico con i sindaci” insiste Francesco Imperadore, sindaco di San Potito e neo presidente della Comunità Montana del Matese, il quale, nel far riferimento al problema delle “buone pratiche nella gestione dei rifiuti“, di cui si è discusso il 19 luglio scorso, ribadisce che ognuno può essere una risorsa, purché “si lavori nel rispetto delle regole e sempre per la tutela del territorio”. Incoraggianti alcuni dati di fatto, come lo stato buono delle acque di lago Matese quale è emerso dalle analisi di Goletta dei Laghi di Legambiente, ma tuttavia urge, mai come ora, secondo il presidente Imperadore, “un’inversione di tendenza” nella pratica di ogni giorno. Imperadore ha inoltre annunciato le disposizioni date di “pulizia e recupero della struttura in legno che si trova a Miralago”, e all’ordinanza emanata dal sindaco di San Gregorio, Giuseppe Mallardo, di “posizionare dei cassonetti sul Matese“, esempi buone pratiche.
Diverse le associazioni intervenute alla conferenza: tra esse Sci Club Fondo Matese, Cuore Sannita, Italia Nostra, Associazione Micologica, le quali hanno puntato l’accento sulla necessità di incrementare la cura di siti e luoghi matesini che trasudano di cultura e fascino.
E intanto, sul Matese accade che…
Continuano gli abbandoni illeciti di rifiuti. “Una pugnalata ogni volta”, così il presidente Vincenzo Girfatti definisce le segnalazioni che ripetutamente arrivano alla sede del Parco, annunciando che già da ieri è stato “posizionato il primo dei cassonetti donati dall’Osservatorio Ponte Margherita. Cassonetti che saranno posizionati nei punti nevralgici, tenendo conto dei preziosi suggerimenti raccolti da alcune attivissime associazioni operanti sul territorio che ben conoscono la realtà matesina”.
I controlli saranno potenziati nella settimana di Ferragosto, da Polizia Provinciale e Carabinieri Forestali, poiché in quei giorni il Matese potrà essere meta di molti turisti. L’appello di Girfatti è alle coscienze di singoli, istituzioni e associazioni, affinché ognuno si comporti da “sentinella del Parco”, essendo un territorio molto vasto e quindi “difficile da monitorare”.