Sviluppi in materia di post-dissesto dopo la dichiarazione di default finanziario assunta lo scorso 10 gennaio e l’approvazione dello schema/ipotesi di bilancio stabilmente riequilibrato (BSR) approvata a fine giugno dalla maggioranza ed inviata al ministero dell’interno. Il Viminale ha chiesto ulteriore documentazione al Comune in merito al bilancio stabilmente riequilibrato approvato nelle scorse settimane.
Tecnicamente e nel gergo burocratico è una richiesta di atti per l’istruttoria attivata e la fornitura di chiarimenti ad una serie di rilievi formulati dagli uffici ministeriali.
In sostanza un supplemento di istruttoria.
“Dall’esame della documentazione complessivamente presentata – scrive il Ministero – risulta che, ai fini della valutazione della validità delle misure disposte dall’ente per consolidare la propria situazione finanziaria e della capacità delle misure stesse di assicurare stabilità alla gestione finanziaria dell’ente medesimo, necessita acquisire entro il termine massimo di 60 giorni dalla ricezione della presente, gli ulteriori elementi integrativi di cui allegato nonché eventuali provvedimenti che l’ente ritenesse necessario adottare a seguito delle integrazioni”. Questa la motivazione del direttore Verde.
La richiesta di atti aggiuntivi ed integrativi riguarda quasi tutti gli aspetti dell’attività finanziaria ed amministrativa dell’ente: dagli aspetti contrattuali dei dipendenti, alle schede riassuntive sui mutui e prestiti, alla sussistenza di beni patrimoniali in comodato d’uso, alle partecipazioni in enti, ad una serie di delibere di atti contabili (resoconti e preventivi) tra cui ipotesi di bilancio 2019-21, ad un quadro analitico dei dati circa il fondo crediti di dubbia esigibilità nelle varie annualità, alla delibera di determinazione delle indennità 2018-2019. Richiesta anche una più dettagliata relazione illustrativa di entrate di diversa tipologia degli ultimi tre anni.
Nel gruppo dei rilievi – da chiarire ed evidenziare – figurano la indicazione di risorse introitate di cui è stato destinatario il comune in tema di anticipazioni in base a leggi nazionali, la specificazione di alcuni capitoli di spesa. Richieste anche le motivazioni di alcuni scostamenti tra dati accertati e previsionali – proventi rilascio dei permessi a costruire o violazioni codice stradale come categorie di entrate. Avanzati anche chiarimenti anche sul finanziamento della gestione rifiuti per citare alcune tipologie di atti richiesti dagli uffici ministeriali presso la direzione centrale della finanza locale in particolare di consulenza per il risanamento degli enti locali dissestati.
In questi giorni dunque l’Amministrazione guidata dal sindaco Luigi Di Lorenzo dovrà provvedere a dare pieno riscontro a quanto richiesto anche in termini di delucidazioni per la complessità dell’atto di risanamento nell’ambito dell’iter come previsto nella legge nazionale sugli enti locali.
Negli articoli che seguono, la cronaca delle prime fasi del dissesto finanziario del Comune di Piedimonte Matese
Piedimonte Matese, comune in dissesto finanziario. Ecco i debiti accumulati