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“Libertà, desiderio, vocazione”. A Valle Agricola un campo scuola per andare incontro al futuro

Torna dopo molti anni l'esperienza del camposcuola estivo: tappa a mondragone presso l'Istituto delle Suore di Gesù Redentore

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Libertà, desiderio, vocazione: è la traccia che ha guidato il camposcola della parrocchia di San Sebastiano in Valle Agricola. È tornata anche qui, dopo alcuni decenni, l’esperienza formativa estiva per i giovani del paese che da qualche anno affiancano il parroco don Salvatore Di Chello nell’animazione e nella cura pastorale della piccola comunità sui monti del Matese.
A partire dalla storia di Re Artù e i Cavalieri della tavola rotonda, e dallla traccia del famoso romanzo di Paulo Coelho, Manuale del guerriero della luce, il gruppo – ospite della Casa per ferie “Stella Maris” delle Suore di Gesu Redentore a Mondragone – ha vissuto 4 giorni tra meditazione, preghiera, attività ricreative. Sono state le tracce bibliche tratte dal libro del Profeta Isaia (cap. 60) e dal Vangelo di Matteo (10,24-33) a fare da riferimento costante, da punto di partenza e di arrivo dell’intero momento formativo.

Un’esperienza diversa per i ragazzi di Valle; non un momento scontato o ciclicamente naturale nel percorso di un anno di attività, ma una vera e propria sfida che si misura con un dato crescente in questa piccola comunità, e cioè lo spopolamento del paese che ogni anno porta via dal piccolo borgo precisi numeri di giovani alla ricerca di lavoro, o per studio, in altre regioni di Italia e all’Estero.

Valle Agricola risulta essere infatti uno dei paesi del territorio con i maggior numero di emigrazioni all’anno: una povertà non solo di numeri, ma soprattutto di menti, di risorse, di idee esportate altrove (con grande successo professionale!) su cui ci si interroga chiedendosi concretamente “quale futuro” per queste terre? quali contenuti da donare e da lasciare agli ipotetici “viaggiatori” di domani?
La Parrocchia così come il Comune (sindaco Rocco Landi), coadiuvati dalle Associazioni locali, resistono, hanno cura di questi figli, li preparano al meglio di un domani – che se vissuto sul posto o altrove – non deve essere privo di contenuti, di struttura ossea robusta e di speranza: è la sorte di chi non si lascia andare, di chi immagina di poter restare e coltivare un sogno anche nel Matese più distante per geografia e di restare appassionato custode delle terre natali, o di esserne un fiero figlio lontano da qui.

Ecco perchè un camposcuola “gestito” a Valle Agricola fa i conti con questa realtà e radica i suoi contenuto su idee e concetti – libertà, desiderio, vocazione, appunto… – e necessita, nel cuore di chi legge di una preghiera in più e di un domani vivo per i piccoli e gli adulti che vi abitano.

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