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Da Tangentopoli al 2018. Cosa è cambiato nella politica italiana e anche nel Matese

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Le elezioni alla Camera dei Deputati nel comune di Piedimonte Matese (1994–2018)

Dopo la pubblicazione dei risultati elettorali nel periodo 1948-1992 (leggi l’articolo), Emiliano Pepe completa la lettura dei dati, su scala nazionale, fino al 2018, includendo il risultato crescente del Movimenti 5 Stelle. Il suo contributo storico (e inusuale, se si pensa che tanti particolari sono ormai rimossi dall’attuale dibattito politico) ci consente di cogliere i flussi del voto nel Matese dai tempi d’oro di Forza Italia al nuovo assetto che si è dato la Lega (un tempo Lega Nord) e alle modifiche – nella sigla di partito – che ha subito il centro sinistra. 

di Emiliano Pepe 

Con l’esplosione di Tangentopoli (1992) il sistema politico italiano andò in crisi.
Così, in seguito al Referendum del 18 aprile del 1993, fu approvata una nuova legge elettorale, il cosiddetto Mattarellum. Un sistema maggioritario che durò dal 1994 al 2005 e fu utilizzato per tre elezioni, dal 1994 al 2001. Il 75% dei voti era assegnato sulla base di collegi uninominali e il restante 25% ai partiti in modo proporzionale. Le elezioni politiche del 1994 videro un panorama politico mutato, molti partiti della cosiddetta «Prima Repubblica» scomparvero e dei nuovi si affacciarono sulla scena politica.

Nel 2005 si ritornò al proporzionale, la legge Calderoli, nota come Porcellum fu un proporzionale con premio di maggioranza per la coalizione più votata. Liste bloccate e nessuna preferenza. La Corte Costituzionale ne dichiarò la parziale incostituzionalità.

Nel 2015 fu la volta dell’Italicum. Fu il quarto sistema elettorale, rimase solo sulla carta perché dichiarato incostituzionale nel 2017 e sostituito da una nuova legge elettorale.

Nel 2017 abbiamo la quinta legge elettorale, il Rosatellum. Prevede un sistema elettorale misto, basato sull’attribuzione dei seggi, parte con sistema maggioritario in collegi uninominali e parte in modo proporzionale in collegi plurinominali.

Ad oggi sono state cinque le leggi elettorali approvate dal Parlamento, quattro adottate, una rimasta sulla carta.

Se per cinquant’anni 1948–1992 gli italiani hanno avuto una sola legge elettorale, negli ultimi venticinque 1994–2019 ne sono cambiate quattro, e tre soltanto nell’ultimo periodo, unico caso in Europa. Le elezioni del 27 aprile del 1994 videro nuovi attori politici mentre i partiti storici cercarono un rinnovamento, adottando nuove vesti, altri ancora sparirono dalla scena politica.

N.B. Prima di iniziare è doveroso dire che i risultati riguardano i principali partiti, rispettando il più possibile la rappresentanza politica in Parlamento. Per brevità si è deciso di lavorare solo sui dati della Camera.

 I PARTITI 

Forza Italia
Fondata alcuni mesi prima delle elezioni del 1994, Forza Italia è senz’altro il partito che ha riscosso più successo tra le nuove formazioni politiche della «Seconda Repubblica». Nel 2009 smise di esistere per dare vita ad un nuovo partito politico con l’alleato di sempre, Alleanza Nazionale. Insieme diedero vita al Popolo della Libertà (2009 – 2013).  Ritornata sulla ribalta nel 2013, Forza Italia riprese a Piedimonte il suo elettorato e, ad oggi, conta un 22,12%, dato delle elezioni del 4 marzo 2018. Da subito il partito conquistò il cuore dei piedimontesi, assorbendo molto dell’elettorato moderato, democristiano e socialista. Al suo esordio elettorale, nel 1994, alla Camera dei Deputati conquistò il 21,50%, che fu anche il suo punto più basso. L’apice, nel proporzionale, fu toccato alle elezioni del 13 maggio 2001, quando ottenne il 38,78%.

La situazione fu un po’ diversa nell’uninominale, fino alle elezioni del 2001. Ai trionfi nel proporzionale non corrisposero altrettanti successi nell’uninominale. Al suo esordio nel 1994, in una coalizione che vedeva la presenza di altri partiti (Unione di Centro–Forza Italia–Centro Cristiano Democratico–Polo liberal democratico) raggiunse insieme agli altri  uno stentato 18%. L’acme ci fu solo due anni più tardi, quando alle elezioni del 21 aprile 1996, la lista del Polo per le Libertà ottenne il 51,10% .

Alleanza Nazionale
Dopo il tentativo, discretamente riuscito, del progetto politico MSI–DN, tra il 1994–1995 l’ex MSI cambiò totalmente denominazione e formula, ottenendo con Alleanza Nazionale un enorme successo alle elezioni del 27 aprile 1994.

A Piedimonte, nel proporzionale, fu il primo partito, raggiungendo il 22,61% delle preferenze. Alle elezioni del 9 aprile 2006 ottenne invece uno scarno 9,60% .  Le elezioni successive videro il progetto politico del Popolo della Libertà. Oggi gli ex AN si sono ritrovati sotto il simbolo di Fratelli d’Italia, che a Piedimonte conta su di un 4,69%.

Come per Forza Italia, anche per Alleanza Nazionale, la situazione nell’uninominale fu diversa. Se nel 1994 risultò il primo partito nel proporzionale, nell’uninominale fu solo il terzo ottenendo il 19,54%.

Popolo della Libertà
Nato nel 2008 dall’unione dei due maggiori partiti politici di area di centro – destra, e divenuto partito l’anno successivo, il Popolo della Libertà terminò la sua esistenza nel 2013. In cinque anni partecipò a due tornate elettorali, del 2008 e del 2013. Nella prima ottenne il 47,21% , nella seconda il 30,62%.

Dall’Ulivo al Partito Democratico
Avevamo lasciato la DC come partito dominante del sistema politico della «Prima Repubblica» e che alle elezioni del 1992 otteneva in città un ragguardevole 50% delle preferenze. Due anni dopo, alle elezioni del 1994, e dopo la bufera di Tangentopoli, crollò al 12,56% , nelle vesti del suo diretto erede, il Partito Popolare Italiano (PPI). Il PDS alle elezioni del 27 aprile 1994 ottenne il 11,13%,  Rifondazione Comunista il 4,63%.

Nel 1994 all’uninominale le cose andarono diversamente e la coalizione dei «Progressisti» risultò la prima, raggiungendo il 32,66%.

Anche alle successive elezioni del 1996 le percentuali rimasero pressoché simili nel proporzionale. Nell’uninominale, invece la coalizione dell’Ulivo arrivò seconda dietro al Polo per le Libertà,  con un 44,15% .

Nel 2001, l’elezione con il maggior numero di votanti, il nuovo soggetto di centro, «La Margherita» accorciò le distanze dalla sua diretta antagonista Forza Italia, ottenendo il 22,73% mentre i Democratici di Sinistra con il 6,72% toccarono il loro punto più basso. Alle successive elezioni del 2006, gli eredi della DC e del PCI si presentarono uniti sotto il simbolo dell’Ulivo in un sistema elettorale nuovamente cambiato.

Nell’uninominale, alle elezioni del 2001, l’Ulivo ottenne il 44,09% e fu il primo.

Dalle elezioni del 2006, le ultime con la lista unica dell’Ulivo, passando per quelle del 2008 che videro il PD alla prima prova elettorale, le percentuali furono quasi stabili, oscillando dal 23,50% al 26,50%. Alle elezioni del 2018 il PD crollò al 12,48%.

Movimento 5 stelle
Presentatosi la prima volta alle elezioni del 2013, il Movimento 5 Stelle ottenne un successo clamoroso, raggiungendo il 25,54% dei consensi e mandando il PD al terzo posto (il primo fu il Popolo delle Libertà). Le elezioni del 2018 videro l’affermazione dei pentastellati, che furono  il primo partito cittadino, con il 43,86%  dei voti.

Lega Nord
Alle elezioni del 2006 raccolse uno 0,18%, nel 2013 lo  0,20% . Un notevole balzo in avanti ci fu invece alle elezioni del 2018, con il 6,60% .

In questo excursus storico, nel quale abbiamo ripercorso più di settant’anni di elezioni alla Camera dei Deputati, grazie all’analisi dei dati elettorali è possibile confermare, con una certa sicurezza, che il voto piedimontese è stato certamente moderato, trovando prima nella DC, poi in Forza Italia e poi ancora nel PD i suoi punti di riferimento. Almeno fino al 2018.

Fonti online e bibliografia
https://elezionistorico.interno.gov.it/index.php?tpel=C

Piergiorgio Corbetta e Mario Caciagli, a cura di,  Le ragioni dell’elettore : perché ha vinto il centro-destra nelle elezioni italiane del 2001, Bologna, Il mulino 2002.

Piero Ignazi, Il polo escluso : profilo storico del Movimento sociale italiano,  Bologna, Il mulino 1998.

Carmine Pinto, La fine di un partito : il partito socialista italiano dal 1992 al 1994, Firenze, Alinea 2004.

Piedimonte Matese al voto, affluenza alle urne e risultati

 

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