Dal sapere… ai sapori. Far rivivere i piatti tipici della tradizione locale è il titolo del libro, presentato lo scorso 5 ottobre presso l’Aula Magna della Secondaria di Primo Grado di Alvignano, che “nasce dal Protocollo d’Intesa tra il Laboratorio di Idee per Alvignano e l’Istituto Comprensivo di Alvignano. Nel volume i bambini sono andati alla scoperta di alcune chicche della gastronomia altocasertana e matesina, preparate dai locali più rinomati della zona, e per ogni piatto sono indicati gli ingredienti e il procedimento di preparazione. Dal pane alle numerose varietà di pizza, dai taralli alla pasta al forno, dai piatti a base di cacciagione alla parmigiana di melanzane; dal baccalà cucinato in tutte le salse alle chiccchiere, e tante altre bontà.
Dalle pagine introduttive del libro…
Finalità del libro è di “conservare la memoria storia delle antiche tradizione culinarie del nostro territorio“. Mark Zullo, presidente del Laboratorio, un’associazione di natura socio-culturale senza fini di lucro, che si occupa della conservazione delle tradizioni locali, sottolinea La realizzazione del volume fa capo al progetto “Cresciamo insieme. Dal sapere ai sapori in concerto!“, percorso di Educazione Alimentare che si è concretizzato in un lavoro di squadra ad opera degli alunni della Primaria dei Plessi di Dragoni, Baia e Latina e Alvignano, che, tuttavia, non sarebbe stato possibile senza “il contributo di genitori e nonni”, come afferma Zullo nell’introduzione al lavoro.
“Ideare e rendere fattivi percorsi formativi di qualità e all’avanguardia, con la volontà di veicolare saperi utili a favorire lo sviluppo olistico degli studenti, ma anche quello di riannodare il filo della memoria di conoscenze che si rischia di perdere per sempre nello scorrere, […] nella società globale”. La dott. Angelina Lanna, già dirigente scolastico dell’Istituto, sceglie queste parole per comunicare il senso precipuo che il progetto incarna. Per la stesura del libro si è “prescelto la via della originalità e peculiarità dei tracciati formativi“, come “la raccolta di antiche ricette, tipicamente incastonate nella tradizione antropologica del mediomatesino”.
“Un compito di realtà” che “ha visto i nostri alunni protagonisti indiscussi in un processo di riorganizzazione e di riutilizzo consapevole delle conoscenze apprese in contesti significativi e dotati di senso”. La dott.ssa Aida Cortese, attuale dirigente dell’IC di Alvignano, individua nella ricerca un lavoro fatto a più mani, ognuna delle quali è intervenuta secondo la propria competenza, il metodo adottato si richiama ai criteri di “trasversalità” e apprendimento cooperativo e laboratorialità.
Interessante il punto di vista del sindaco di Alvignano, il prof. Angelo Francesco Marcucci, il quale insiste sull’intento di recuperare i “tempi perduti”, ossia tutte “quelle tradizioni che sembrano sepolte”, che rappresenta la “traccia culturale” che informa il progetto del libro.
Notevole l’entusiasmo che ha accompagnato gli studenti nella “ricerca e riscoperta delle antiche tradizioni culinarie del comprensorio”, è il punto di vista di Silvio Lavornia, sindaco di Dragoni, il quale pone enfasi sul carattere di “progettualità e visione lungimirante di sviluppo economico del nostro territorio“.
Dal primo cittadino di Baia e Latina, Giuseppe Di Cerbo, il “grazie” all’Associazione alvignanese, che, come in altre circostanze, ha saputo fare da intermediaria, tra Scuola e Amministrazioni, nel portare a compimento l’opera di ricerca, “un’opportunità per far conoscere la nostra storia, la nostra cultura, le nostre tradizioni, le nostre bellezze”.
Non manca, nelle pagine introduttive del libro, il punto di vista dell’esperta nutrizionista, la dott.ssa Giuseppina Corniello, la quale sottolinea “l’importanza di sensibilizzare i giovani a riportare sulle nostre tavole quelle tradizioni culinarie del passato, quelle ricette tramandate di generazione in generazione”, componenti di un’alimentazione di sicuro “più sana e genuina” di quella odierna.