“Con immensa gioia vi comunichiamo che siamo stati indicati come il comune della provincia di Caserta che differenzia di più. Il premio “Comune Ricicolone“ per la percentuale alta di differenziata 2018 è andato a noi”.
Annuncio felice e soddisfatto quello dato ieri dal Comune di Castello del Matese guidato dal sindaco Antonio Montone (a sinistra) che ha affidato la delega all’ecologia al suo vice Antonio D’Abbraccio (in basso).
Nel piccolo paesino del Matese siamo ad una percentuale di raccolta differenziata pari all’83,32%: un bel primato se si considera il trend nazionale che vede il Sud decisamente meno virtuoso del Nord; un ulteriore bel vantaggio se pensiamo che in Campania sono proprio i comuni della provincia di Caserta quelli con i risultati peggiori (Avellino 63,66%; Benevento 70,74%; Caserta 51,97%; Napoli ATO1 38,97%; Napoli ATO2 52,83%; Napoli ATO3 36,32%; Salerno 61,82% scarica il documento con i dati pubblicato sul BURC).
“È un grande traguardo per la nostra amministrazione che ci sentiamo di condividere con tutte e tutti voi”, le parole affidate alla pagina facebook dell’Amministrazione matesina, a cui seguono i ringraziamente espliciti per coloro che sul “campo”, oltre ai cittadini, hanno lavorato e lavorano per simili risultati: “In particolar modo con gli operatori che hanno lavorato senza risparmiarsi: Armando, Cesare, Enzo e Paolo. Con gli impiegati comunali dell’ area tecnica impeganti negli ambiti di ambiente e territorio: Piero, Lia e Maria. E con tutta la popolazione che ha differenziato bene e recepito il nostro messaggio di attenzione alla questione ecologica”.
Al Comune di Castello del Matese, nel territorio altocasertano-matesino, seguono con un buon piazzamento i comuni di Liberi (71,89%), Ruviano (67,85%); Dragoni (67,41%); Ailano (66,28%), Alvignano (64,42%). Percentuale più bassa per Gallo Matese (35,70%); Letino (26,18% dati statistici); Raviscanina (16,06%).
Come si raggiungono questi risultati? E quali vantaggi per il piccolo paese?
Il Comune di Castello gestisce “in proprio” la raccolta dei rifiuti senza esternalizzazione del servizio: sono cittadini del posto, catellani, gli operatori ecologici dipendenti dell’Ente civico ad occuparsi quotidianamente del loro benessere: qui l’umido viene prelevato 3 volte a settimana, mentre per le altre tipologie di rifiuti la raccolta avviene una sola volta distintamente per indifferenziato, carta e plastica, vetro. A questi servizi si aggiungono i contenitori per la raccolta degli olii esausti e delle deiezioni canine (su queste ultime tuttavia i cittadini sono risultati meno diligenti).
L’altra novità, annunciata nel mese di agosto, è l’assegnazione al Comune di una compostiera di comunità che molto presto entrerà in funzione con il vantaggio di accogliere umido e produrre compost per fertilizzare i terreni.
Il riconoscimento conferito a Castello del Matese, risultato di già buone pratiche degli anni passati, ha consentito e consentirà piccoli vantaggi eocnomici da reinvestire sempre in servizi per l’ambiente e l’ecologia: ogni buona azione ha il suo “ritorno”, e il suo crescendo di possibilità.
“Negli anni in cui milioni di ragazze e ragazzi da ogni parte del mondo riempiono le piazze – scrivono sempre dal Comune matesino – a dirci che non esiste un pianeta di riserva, nell’era in cui il riscaldamento globale e il cambio climatico mettono a repentaglio il futuro stesso del pianeta, possiamo dire con orgoglio alle nostre figlie e ai nostri figli di aver fatto tanto (nel nostro piccolo) ed esortare a fare ancora di più. Dal plasticfree alla greeneconomy, fino a cambiare radicalmente le nostre abitudini quotidiane, l’unica vera svolta in grado di salvarci all’apocalisse cosmica: ce la possiamo, ce la dobbiamo fare!”.
Ce la dobbiamo fare… L’invito che viene dal piccolo comune di Castello è carico di motivazioni ma anche di speranze concrete.
Sguardo all’Italia
Se il premio conferito a Castello del Matese riguarda la differenziata del 2018, ci giungono da Legambiente i dati “nazionali” dell’andamento 2019 aggiornati allo scorso mese di giugno.
In Italia i Comuni Rifiuti Free, dove ogni cittadino produce al massimo 75 chili di secco residuo all’anno, sono ben 547 (505 nel precedente rapporto), grazie soprattutto alla crescita in Trentino Alto Adige (+25), Emilia Romagna (+11), Veneto (+10), che si conferma la regione con il numero più elevato di Comuni rifiuti free e Piemonte (+10). L’area del Nord-Est si conferma come la più virtuosa (con 294 Comuni Rifiuti Free su 547 totali) grazie a un sistema di raccolta e gestione efficace basato, nella maggior parte dei casi, su sistemi consortili, raccolta porta a porta e tariffazione puntuale. Il 77% dei comuni Rifiuti Free (pari a 421) si trova al Nord, l’8% (pari a 42) al Centro e il 15% (84) al Sud, confermando una situazione abbastanza stabile e senza variazioni significative soprattutto nelle regioni del centro-sud Italia. (fonte www.ricicoloni.it)
Per saperne di più
Dossier Comuni ricicloni in Campania 2018 (con i dati relativi al 2017)
Clicca qui
Castello del Matese, arriva la compostiera di comunità per la raccolta dell’organico