Home Chiesa e Diocesi Buon compleanno ACR! L’Azione Cattolica della Campania in festa

Buon compleanno ACR! L’Azione Cattolica della Campania in festa

A Benevento circa 2500 presenze per i 50 anni dell'Azione Cattolica dei Ragazzi. La Campania è stata la prima regione d'Italia a festeggiare

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Festa ininterrotta sugli spalti del Palatedeschi di Benevento, affidata alla voce e agli applausi di acierrini, giovanissimi, educatori, genitori, assistenti spirituali.
Cinquant’anni e non li dimostra l’Azione Cattolica dei Ragazzi (Acr) che quest’anno festeggia un compleanno speciale. Era infatti il 1969 quando l’Azione Cattolica Italiana, con il nuovo Statuto, rinnovava nello stile e nella proposta l’esperienza associativa riservata ai più piccoli: freschezza, entusiasmo, formazione ed energia hanno caratterizzato la più giovane dimensione dell’associazione nazionale, da sempre, ancor prima che fosse Acr.
Ed accade ancora oggi.
Cinquant’anni ma ancora una vita, lunga ed eterna vita davanti: è laugurio che l’intera Azione Cattolica Italiana si fa in questi giorni con la celebrazione di uno speciale giubileo  dell’Acr in programma a Roma dal 31 ottobre al 2 novembre, mentre ogni Regione d’Italia, organizza e programma la propria festa.
Alla Campania il primato di essere stata la prima a spegnere le 50 candeline tra gli applausi, i canti e i sorrisi deii 2500 partecipanti di domenica 13 ottobre.
Per la Diocesi di Alife-Caiazzo, la presenza è stata garantita dalla parrocchia di Santa Maria Maggiore di Piedimonte Matese, che vive con entusiasmo e passione la dimensione diocesana di AC.

Guarda il Video della giornata
https://www.youtube.com/watch?v=LroIqTe4XLQ 

 I saluti, i messaggi, i contenuti 
“Abitare la città è anche partecipare ad una giornata come questa per dire che insieme si può stare e si può fare molto” le parole di Aldina Maciariello, delegata regionale, hanno richiamato l’iniziativa annuale 2019-2020 dell’Acr (È la città giusta!) ma anche tradotto che la Chiesa in uscita è quella che abbandona schemi e luoghi comuni, abitudini come quelle di chi fatica a lasciarsi coinvolgere anche da una giornata come questa.
Felici quelle parrocchie, quei gruppi che hanno scelto di esserci, di dare un contributo di entusiasmo e positività perché la festa riuscisse!
Non solo musica e ballo, ma anche manifestazioni di gratitudine; quelle per l’équipe regionale che ha curato l’evento; per i due responsabili Doriana Bollo e Salvatore Teodonno, e l’assistente don Francesco Celotto che in questo triennio ha tenuto in piedi relazioni e contatti tra le Acr di tutta la Campania.
Sentimento esteso a quanti l’Acr l’hanno fatta crescere e l’hanno arricchita dei propri carismi: il pensiero ai tanti volti che non ci sono più, giovani e anziani, che hanno vegliato e ancora vegliano sui più piccoli di questa grande famiglia; pensiero a quegli educatori ormai cresciutissimi che hanno dimostrato il valore di un tempo donato senza se e senza ma, offredo il bell’esempio di costanza, dedizione, competenza…; pensiero caro soprattutto agli educatori di oggi, appassionati nonostante mille impegni e mille strade percorse ogni giorno…

Non ha fatto mancare il suo saluto e il benevenuto il sindaco di Benevento, Clemente Mastella, richiando il dovere di una Chiesa “perennemente missionaria secondo lo stile del poverello di Assisi e quello di Papa Francesco”. Anche lui, sul tema della città e lo stile di abitarla in cui si cimenteranno i ragazzi dell’Ac ha sollecitato ad essere fuori, a farsi carico dei problemi e delle fragilità degli altri, e in una Chiesa non senza fragilità oggi, deve ritrovare nei laici le persone in grado di sostenerne il cammino. Al suo saluto è seguito quello del presidente Ac di Benevento Vincenzo Mastronardi, che con l’equipe regionale ha curato la preparazione della festa.

Nella messa, celebrata dall’arcivescovo della Città, Mons. Felice Accrocca, il richiamo alla liturigia della XXVIII domenica del tempo ordinario che chiede all’uomo il coraggio della gratitudine e l’impegno della gratuità. L’episodio dei 10 lebbrosi guariti, e dell’unico tornato a ringraziare Gesù diventa l’invito del Vescovo di “imparare a dire grazie a Dio, grazie ai nostri genitori… (…) e grazie anche all’Acr per il dono e l’opportunità di incontrare amici…e avere educatori accanto (…). Impariamo a dire grazie perchè non costa nulla dirlo e fa bene a chi lo riceve…”.

Pomeriggio che abbraccia nella festa anche il dolore: la messa in scena della cooperativa sociale Il tappeto di Iqbal è stato un omaggio alla storia – lontana e recente – di uomini e donne migranti o ai margini della società, vittime di indifferenza, di discriminazione, di pregiuduzio. La presenza del gruppo di attori della cooperativa ha voluto ricordare ai presenti uno dei tanti progetti di pace che l’Acr sostiene anche economicamente, e in questo caso, quello di una realtà (Il tappeto di Iqbal) che nel difficile quartiere Barra di Napoli  si occupa del recupero sociale e della formazione di numerosi bambini.

In ultimo le candeline (ogni Diocesi ne ha donate due) e grand coro di Tanti auguri a te… per concludere una delle giornate più belle scritte dall’Acr della Campania.

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