Aquile randagie è “un film fortemente voluto dall’AGESCI”, si legge così sul sito ufficiale dell’Associazione Guide e Scouts Cattolici Italiani.
Lo scorso 30 settembre la storia degli scout lombardi che, noncuranti dell’intenzione di soppressione di Mussolini, continuarono a riunirsi per vie clandestine, è stata proiettata in oltre 200 sale cinematografiche italiane. Il film fa capo a un progetto rivolto principalmente ai giovani, allo scopo di avvicinarli al movimento scoutistico e alla sua storia.
Il Gruppo Scout di Piedimonte Matese fa propria la finalità del progetto cinematografico, coinvolgendo gli studenti delle Scuole di Piedimonte, i quali potranno assistere alla proiezione del film di Gianni Aureli presso il Cotton Movie. Divisi in due gruppi, uno oggi e l’altro domani mattina (26 ottobre) alle 10.30, si immergeranno nella storia, a tratti romanzata, dei fenomeni di scoutismo clandestino in Italia verificatisi tra il 1928 e il 1945. L’iniziativa è promossa da AGESCI, MASCI (Movimento Adulti Scout Cattolici Italiani) e UNPLI (Unione Nazionale Pro Loco Italiane) ed è finanziata con crowdfunding, il processo di “finanziamento collettivo” adottato da un gruppo di persone per sostenere persone e organizzazioni (Fonte wikipedia.org).
Alla visione del film si accompagnerà un momento di confronto sullo Scoutismo, in quanto associazionismo cattolico, con i capi Scout del Gruppo matesino: la sua organizzazione interna, le attività che lo contraddistinguono, con alcuni cenni alle sue origini storiche e soprattutto i principi alla base della sua pedagogia.
IL FILM IN BREVE
Si facevano chiamare Aquile randagie i ragazzi del gruppo di scout di Milano, Monza e Parma che svolgeva attività giovanili clandestine durante il periodo del fascismo. Una legge (la n. 5 del 9 gennaio 1927), una delle cosiddette Leggi Fascistissime, aveva decretato infatti lo scioglimento dei Reparti scout nei centri inferiori a 20.000 abitanti, e l’obbligo di inserire l’acronimo ONB (Opera Nazionale Balilla) nelle insegne dei rimanenti. Papa Pio XI fu costretto a dichiarare sciolta l’Associazione Scoutistica Cattolica Italiana (ASCI) il 24 gennaio dello stesso anno. Il 9 aprile 1928 tutto lo scoutismo fu dichiarato soppresso dal Consiglio dei ministri.
Tanto bastò per dar vita al gruppo ribelle delle Aquile randagie, che seppur decimato nel 1940 quando molte delle Aquile vennero richiamate nell’esercito, ciò non limitò l’attività negli anni successivi, pur a fronte di imprevisti e attentati subiti dagli stessi.
Le Aquile procedettero spedite fino a subire una trasformazione repentina nel settembre 1943. Nel giorno 8 infatti, con la firma dell’armistizio e la creazione della Repubblica Sociale Italiana (RSI) nella Penisola vennero promulgate leggi sulla consegna alle autorità nazi-fasciste dei prigionieri di guerra.
Come reazione a tutto questo, il 12 settembre 1943 nasce l’O.S.C.A.R. (Opera Scout Cattolica Aiuto Ricercati) – tra i cui membri c’erano molte Aquile, la cui attività consisteva principalmente nell’espatrio di ebrei, renitenti alla leva e ricercati politici in Svizzera. Tra le principali attività dell’ente ribelle, vi era la continua fabbricazione di documenti falsi, ottenuti grazie anche alla collaborazione di timbrifici e contatti nelle questure. (Fonte cinematographe.it).