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Piedimonte Matese. Al Liceo Galilei una Notte Bianca in “green”

La Notte Bianca ha dato modo ai ragazzi del Liceo di confrontarsi con la tematica dell'Economia circolare, attraverso dibattiti, laboratori disciplinari e presentazione del percorso didattico dell'indirizzo

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Armando Pepe – Se dovessimo descrivere “La notte bianca dei Licei Economico-Sociali” con tre aggettivi, ecco quali sarebbero: misurata, garbata, efficace. Venerdì scorso, 25 ottobre, al Liceo Galilei di Piedimonte Matese, tra laboratori disciplinari, presentazione delle materie di studio, e un video che mostrava la incisiva, sia pur breve, storia della sezione economico-sociale, si è svolto un dibattito intorno a un tema di notevole attualità: quello dell’Economia circolare che potrebbe scaturire dal ciclo dei rifiuti, se solo fosse virtuoso.

È da molto tempo che si parla, con più o meno cognizione di causa, del ciclo dei rifiuti, ma ribadire concetti chiave con parole semplici è quanto ha fatto Pio Canu, autore del libro La cultura del rifiuto (Edizioni Efesto, 2018). Nato nel 1982, Pio Canu è sostenitore convinto dell’Economia circolare, avendo lavorato per più di dieci anni nel settore della green economy e della consulenza ambientale. Politicamente parlando, ha portato avanti battaglie su Ambiente e Diritti civili e sociali. Nel breve ma intenso libro, Canu sviluppa una prospettiva molto interessante, ribaltando la questione dei rifiuti da emergenza ambientale ad opportunità. Tutto dipende dal punto di vista con cui guardiamo al problema. Ogni cosa in natura racchiude in sé delle enormi potenzialità, ed appunto “i nostri rifiuti devono essere trattati come una risorsa, perché essi sono una risorsa. Spesso si sente parlare di rifiuti zero, un concetto affascinante ma di fatto inesistente, dato che “i rifiuti zero non esistono.

Non possiamo impedire la produzione di rifiuti, ma possiamo e dobbiamo spingere per la progettazione e l’utilizzo di materiali totalmente riciclabili, in modo tale da avere l’assoluta certezza che un bene a fine vita possa diventare un altro bene, nuova materia. Solo attraverso il riciclo spinto possiamo ottenere il sistema circolare, dove il rifiuto circola come risorsa e non come problema. Per fare questo però abbiamo bisogno di una rete impiantistica adeguata e di un rigoroso cambio di mentalità. È nostro dovere lasciare alle generazioni future “un mondo dove vivere non sia sopravvivere”. Pio Canu ha preferito tenere una conversazione informale con gli studenti, sedendosi tra loro, annullando senza impancarsi a maestro.

A fargli da controcanto il filosofo Nunzio Castaldi. Dopo il molto avvincente e simpatico dibattito, gli alunni hanno partecipato a delle lezioni, svolte in parallelo, di Tedesco, Inglese e Scienze Umane, discipline portanti, insieme al Diritto, dell’indirizzo economico- sociale. Ha chiuso la manifestazione, gioiosa e nutritamente seguita dagli alunni delle Scuole Medie, la dirigente scolastica Bernarda De Girolamo, per riaffermare quel senso di “comunità educativa” in cui fermamente crede. Poi i ragazzi dell’Economico-Sociale hanno offerto un generoso rinfresco a base prevalentemente di cibi tedeschi, come strudel e pretzel (o brezel). Pio Canu, su invito della preside De Girolamo, ha annunciato un suo ritorno al Galilei per incontrare gli alunni attraverso dialoghi formativi.
Per chi fosse interessato al tema, si consiglia la lettura del libro acquistabile al link: www.edizioniefesto.it/collane/theoretika/239-la-cultura-del-rifiuto.

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