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Maltempo e danni nel Matese su strade e fossi, Appello ad Enti e Politica per la tutela dei cittadini e delle campagne

la pioggia battente ha peggiorato le condizioni precarie di alcuni tratti viari e riempito all'inverosimile fossi e torrenti. La politica locale fa appello alle autorità competenti per prevenire rischi e pericoli futuri

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Foto Coldiretti Caserta

Inevitabili i danni e le preoccupazioni. Il maltempo degli ultimi giorni non solo per le sue abbondanti e violente piogge, ma anche per la mancata manutezione a fossati e scoli, ha creato disagi alla circolazione e alla sicurezza dei cittadini, oltre che danni alle campagne.
Non è soltanto la conta dei danni (seppur modesti nel territorio matesino) quella che interessa in queste ore, ma ad allertare i politici locali è la garanzia futura di maggiore sicurezza per strade e corsi d’acqua e valloni non sufficienti a supportare la portata d’acqua che dai monti si è riversata a valle, oltre quella caduta direttamente nei canali che attraversano i centri urbani e la campagna. Di qui, l’appello alle autorità preposte.
Una “voce” che i cittadini del territorio hanno colto come segno di interessamento e premura, seppur anche questa volta, a muovere le accorate richieste che riportiamo di seguito. sia stata un’esigenza materiale: il principio di una strada “sana”, di un fosso “pulito”, di un “sicuro” canale di scolo potrebbe – perchè no – essere prassi della comune e normale azione politica, sia da parte di chi chiede, sia da parte di chi esercita la responsabilità del fare. Perchè pulito e sicuro fa sempre bene, tutto l’anno.

L’appello al Presidente della Provincia Giorgio Magliocca
La prima mossa è venuta dai consiglieri provinciali del Matese, Gianluigi Santillo, Alessandro Landolfi e Vincenzo Golini, in una lettera indirizzata al presidente della Provincia di Caserta, Giorgio Magliocca, hanno dennunciato “lo stato disastroso in cui ricersano le strade provinciali con le annesse rotonde del territorio dell’alto casertano.
Il manto stradale in molte vie pieno di avvallamenti e fosse, rotatorie ormai prive di illuminazione, cunette piene di detriti fango e immondizia”: questo quanto descrivono in attesa di veloci e rassicuranti soluzioni, auspicando l’inserimento dei nostri tratti viari nel progetto provinciale di pulizia delle cunette che al momento riguarda solo la “terra dei fuochi”. (Clicca sull’immagine per leggere il testo integrale della lettera).

L’appello per il monitoraggio dei corsi d’acqua di Piedimonte Matese
A seguire, la lettera del sindaco di Piedimonte Matese, Luigi Di Lorenzo e l’assessore all’Urbanistica, Liberato Paterno indirizzata alla Regione Campania, al Consorzio di Bonifica del Sannio Alifano e per conoscenza alla Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere e alla Compagnia Carabinieri Piedimonte Matese: nel testo segnalata l'”estrama preoccupazione (…) alla luce delle previsioni metereologiche prossime e future nonchè l’alto rischio idrodinamico e idrogerologico” per Piedimonte Matese e il comprensorio matesiano e la conseguente richiesta di manutenzione “dei rivi e dei valloni” di competenze extracomunale.
Sono esattamente il Rivo Cila, i Valloni Battiloro e D’Agnese, il corso del Torano e dei suoi affluenti a destare preoccupazione, per cui la richiesta di ispezioni e controlli adeguati agli Enti incaricati e responsabili di tali servizi.

Sul dissesto idrogeologico di Piedimonte, circa un anno fa pubblicavamo questo speciale approfondimento, attingendo agli archivi storici della famiglia Scorciarini Coppola

A Piedimonte Matese “l’altro” dissesto: quello idrogeologico, in un documento del 1857

 

 

 

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