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Dal Presidente Mattarella un “messaggio” speciale. Quando lo studio e la ricerca diventano ponti

Un articolo pubblicato su Clarus in cui si ricorda il lavoro di Bernardo Mattarella a firma di Armando Pepe, riscuote il plauso del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella

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Il Presidente della Repubblica

Gentilissimo professore La ringrazio per la sua mail e per l’articolo allegato;
si tratta per me di un bel ricordo, particolarmente gradito

Scrive e firma di suo pugno, il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, nel biglietto inviato ad Armando Pepe, professore di Storia presso il Liceso statale G. Galilei di Piedimonte Matese, autore di un articolo per Clarus in cui è protagonista il papà del Presidente, Bernardo Mattarella, nelle vesti di Sottosegretario ai trasporti nel quinto Governo De Gasperi (1948).
A lui, nell’Italia del dopoguerra e della ricostruzione di numerose infrastrutture si deve l’attenzione del Governo alla Ferrovia alifana che collegava (e collega) Piedimonte d’Alife e Napoli.
L’articolo, frutto di ricerche d’archivio, redatto con particolari ancora inediti, è parte della rubrica Matese tra moderno e contemporano che Pepe cura per la nostra testata, esperienza che arricchisce la proposta culturale ai lettori e lo fa in maniera inedita e originale.

All’indomani della pubblcazione, l’autore ha fatto pervenire al Presidente Mattarella il “gradito” pensiero, una sorta di atto di riconoscenza (indiretta) alla Storia che negli anni della ricostruzione post bellica donava al Paese politici di gran formazione e spessore umano.
Nell’articolo di Pepe, dopo la premessa che contestualizza gli accaduti e il ruolo dei Sindacati e dei politici della Democrazia Cristiana, si legge così:

il sottosegretario Bernardo Mattarella, alle interrogazioni dei senatori Giacinto Bosco, Giovanni Caso e Giuseppe Fusco così rispose: «Il Ministero dei Trasporti, ritenendo che la zona attualmente non servita – da Santa Maria Capua Vetere a Piedimonte d’Alife – abbia in atto un notevole sviluppo economico, suscettibile di sensibili accrescimenti per le sue possibilità agricole ed industriali, è del parere che il tronco distrutto debba essere riattivato (…). Posso assicurare però gli interroganti che lo stanziamento per finanziare queste opere è previsto per il bilancio 1949-1950. Non si esclude, tuttavia, la possibilità di poter iniziare le opere durante il corrente anno, se le finanze lo consentiranno. Posso assicurare altresì che il Ministero farà di tutto per riuscire in questo duro proposito».

Da parte di Clarus ancora ‘grazie’ ad Armando Pepe per la costanza e la serietà della collaborazione e la professionalità con cui gli studi e le ricerche compiute sono messe a disposizione del territorio.
Quando l’informazione si fa formazione e servizio…

Leggi l’articolo integrale

Ferrovia Alifana. L’onesto contributo di Bernardo Mattarella per la ricostruzione della linea dopo la Guerra

 

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