Home Arte e Cultura Caiazzo. La stazione ferroviaria cambia look

Caiazzo. La stazione ferroviaria cambia look

Un affresco colora una parete della stazione, realizzato dai ragazzi delle Medie di Caiazzo, Ruviano e Piana di Monte Verna, guidati dall'artista Vico Calabrò, dall'ingegnere Gianfranca Mastroianni e dalle insegnanti Filomena Puorto e Florinda Troilo

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La stazione ferroviaria di Caiazzo rinnova il suo look, grazie all’iniziativa proposta da Gianfranca Mastroianni, ingegnere ambientale, e dall’associazione Pontinpietra, cui si deve la partecipazione dell’artista Vico Calabrò. Le pareti dell’edificio ora ospitano un affresco, che le dona colore e rende più piacevole la permanenza delle tante persone che ogni giorno partono e arrivano. Un “cantiere aperto” di pittura a fresco, di cui sono stati protagonisti in primis gli studenti della Scuola media di Caiazzo, Ruviano e Piana di Monte Verna, è stato inaugurato mercoledì 8 gennaio, quando sono stati attori di un’esperienza sensoriale a 360 gradi.

Guidati dall’ingegnere Mastroianni e dal talento di Calabrò, i ragazzi hanno preso parte anche a dei laboratori, mettendo alla prova le proprie capacità creative e manuali. Grande l’emozione provata dinanzi a una stazione “trasformata” e resa più accogliente e funzionale per i viaggiatori, per i quali l’attesa sarà piacevole, come non mai. La sala d’attesa è stata arricchita di scaffali ospitanti libri e riviste, da poter leggere, magari tra un annuncio di ritardo e l’altro. Inoltre, chi lo vorrà, potrà sorseggiare un caffè, servito da un’apposita macchinetta, o dell’acqua fruibile grazie al distributore gratuito.

L’avventura pittorica dei ragazzi, tuttavia, non si ferma qui, ma avrà senz’altro un prosieguo, grazie alla collaborazione, destinata a durare, con l’artista Calabrò, il quale si è detto disponibile a seguire i giovani pittori nella realizzazione di un altro affresco stavolta su una parete di uno degli edifici scolastici del comprensorio, convinto che “in Italia l’affresco, tecnica pittorica prettamente italiana, è stato bistrattato e dimenticato negli ultimi 80 anni, e quindi ho il dovere morale di contribuire alla riscoperta di questa tecnica tra i ragazzi“.

Encomiabile è stato anche l’impegno delle insegnanti di Storia dell’Arte, Filomena Puorto e Florinda Troilo, il cui supporto si è rivelato fondamentale per permettere agli alunni di mettere a punto la loro “impresa artistica”.

 

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