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Open Day e Notte del Liceo Classico. Evento riuscito al Liceo Galilei di Piedimonte Matese

Dal pomeriggio alla sera inoltrata, alunni, docenti e collaboratori scolastici hanno dato il meglio per accogliere i visitatori e mostrare l'offerta formativa: riuscito il gran lavoro di squadra ceh ha messo in mostra itinerari di studio, attività laboratoriali ed artistiche

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Armando Pepe – Complessa, dinamica e ricca di eventi, una giornata da ricordare, quella di venerdì 17 gennaio al Liceo Galilei di Piedimonte Matese, per via dell’abbinamento dell’Open Day e della «Notte bianca del Liceo Classico».

Nel primo pomeriggio, in auditorium, la Dirigente scolastica Bernarda Di Girolamo ha dato il via alle numerose attività previste dal programma non prima di aver ringraziato il corpo docente e premiato gli alunni meritevoli , che si sono distinti nei «Giochi d’autunno di matematica» organizzati dall’Università Bocconi.
Di seguito c’è stato un concerto degli alunni della sezione musicale, i quali hanno potuto mettere a frutto le proprie competenze, esibendosi sotto la direzione dei professori Antonio Di Cerbo e Giovanni Covelli. La scuola si è animata grazie allo spirito di laboriosità, intraprendenza e sana voglia di fare, profuso indistintamente da tutti i docenti e, in particolar modo, dagli studenti, impegnati in attività laboratoriali e di supporto alla realizzazione degli eventi.

Entrando a scuola, bene in evidenza nell’atrio, si vedeva lo stand di Legambiente, dove ragazze e ragazzi sensibilizzavano i loro coetanei alla salvaguardia della natura. Dalle quattro alle cinque del pomeriggio l’artista Raffaella Fantini ha dimostrato come si possano usare degli oggetti, apparentemente inservibili, per dare vita a forme d’arte poliedriche e innovative.

Contemporaneamente la professoressa Annamaria Piteo ha presentato al pubblico la biblioteca dell’Istituto, davvero fornita, dato che conta oltre 8mila volumi e può ben considerarsi una delle più fornite del comprensorio. L’articolazione degli eventi è stata possibile per la disponibilità dimostrata dai docenti, che nelle varie aule presentavano i corsi di studi delle rispettive sezioni; erano aperti i laboratori di Scienze, Fisica, Informatica, Lingue, Arte.

L’Open Day, anche quest’anno molto frequentato dai futuri alunni liceali e dalle loro famiglie, ha avuto in conclusione un momento di natura teatrale, a cura della professoressa Lucia Nacca e dell’attore Andrea Rao.

Senza soluzione di continuità si è passati alla ormai famosa «Notte bianca del liceo classico» e, nuovamente, la dirigente De Girolamo, declinando le opportunità offerte dalla formazione classica, che racchiude in sé la tradizione secolare dell’Umanesimo italiano, ha aperto la concomitante manifestazione. Non potevano mancare gli alunni del musicale, i quali hanno dato il loro contributo, sinceramente fatto di emozioni e nuove sensazioni,  mentre gli studenti del Liceo Classico hanno cercato di dare senso a ciò per cui quotidianamente s’impegnano, mettendo corpo e anima nelle rappresentazioni, nelle discussioni e nelle letture.
Una toccante «Apologia di Socrate» , ridotta per motivi scenici a poco più di mezz’ora, ha conquistato l’attenzione dei presenti, dimostrando la volontà, innata negli adolescenti, di saper fare ma anche di saper pensare approfonditamente, sviluppando un forte senso critico, che è quello verso cui il Liceo Classico dovrebbe sempre tendere. Inappagabile è stato quel senso di perfezione che il professor Costantino Leuci, docente di Storia e Filosofia, ha messo nella regia dell’opera platonica. La serata ha toccato varie corde, da quella più meditativa a quella più sobria ed estemporanea, grazie alla mutevolezza e all’energia di tutti. Davvero interessante è stato un dialogo tra i professori Giuseppe Castrillo e Gaetano Limone, insigne filosofo del Diritto. Un dialogo – sul concetto dell’accadimento e della non ripetibilità dell’evento – che, per cerchi concentrici, ha lambito l’idea di bellezza, compresa essa stessa nell’accadere e pertanto irripetibile pur nella sua riproducibilità. In sostanza, ogni percezione è unica. Insomma, senza scomodare Eraclito, Wittgestein e il Walter Benjamin de «L’opera d’arte nella sua riproducibilità tecnica», il professor Limone è stato in grado, da par suo, di condensare un concetto essenziale in poche ma sagaci parole.

Ci sono state poi letture sul senso della cultura classica e sulle enormi potenzialità che essa offre. Per finire, visto l’approssimarsi del giorno della Memoria,  alcune alunne hanno letto dei pensieri scritti e passi delle opere di Primo Levi.

Le professoresse del Liceo Classico – Nicolina Branca, Raffaella Izzo, Vittoria Castrillo, Maria Concetta D’Ambrosa, Tina Parillo – con la loro consueta professionalità, hanno magistralmente condotto le fasi della serata, che si è conclusa convivialmente con un banchetto fatto esclusivamente con cibi greci, ma greci antichi.

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