Una raccolta di dischi in vinile, rigorosamente originali, delle più famose canzoni partorite dal Festival di Sanremo, relative ai fantastici anni Sessanta e Settanta, protagonista di una mostra che sarà visitabile, presso il Teatro comunale di San Potito Sannitico, dal 26 gennaio fino al 10 febbraio, il martedì e la domenica dalle 10.00 alle 19.00. Tutto nasce da un’idea di Jonathan Gottesmann, giovane regista israeliano, diplomato in Animazione a Tel Aviv e fortemente appassionato di fenomeni musicali. Il suo particolare trasporto verso i prodotti musicali degli anni ’70 rappresenta una continua ispirazione e voglia ci creare.
È così che Jonathan decide di selezionare e assemblare i più grandi successi di quegli anni, facendone oggetto dell’esposizione intitolata Sanremo lontanissimo. Viaggio nel mito del Festival nel mondo, un piacevolissimo e coloratissimo excursus, attraverso le copertine dei vinili di quei brani che hanno contribuito a rendere la Kermesse sanremese popolare in tutto il mondo. La mostra, realizzata grazie alla collaborazione di Pro Loco Genius Loci e Comune di San Potito, è prodotta da HippieColor Italia, rappresentata da Mela Boev, originaria di Padova e specializzata nel teatro di ricerca, compagna di Jonathan nella vita e nella coltivazione del medesimo interesse per tutto ciò che significa “sperimentazione”.
A proposito del Festival, la cui edizione 2020 inzierà a breve, Mela afferma: “Visto e ascoltato dal resto del mondo lo stile della canzone di Sanremo non ha
solo esportato un’immagine della nostra cultura – non solo identità, ma bensì tensione
tra le diversità – ma soprattutto ha dato vita ad un modo di cantare tutto speciale, e lo ha reso disponibile anche alla creatività altrui”. Il titolo Sanremo lontanissimo, scelto per la mostra, “suonava bene e in più, secondo me, corrispondeva al concetto di lontananza dalla realtà, che rende in modo adeguato l’aspetto originale e creativo delle interpretazioni di quei brani. Sono una boccata di aria fresca, di follia, di invenzione”.
In diverse zone del mondo, la Rassegna canora italiana è nota grazie a versioni “alternative”, che, pur discostandosi dalla veste originale, ne trasmettono il senso e, specialmente, si fanno volano di una “tipologia di musicista insolita, ossia quello che compete per il primo posto”. Quessto il punto di vista di Jonathan, il quale menziona la Parodia shel San Remo, una canzone in lingua ebraica, ma in perfetto stile sanremese”. Ebbene, a collezionisti e appassionati di musica non resta che visitare la mostra, che verrà inaugurata il 26 gennaio prossimo alle 16.30, con una selezione musicale “speciale” pensata dallo stesso autore.