“Alba di fuoco – scrive Raffaele Nogaro, vescovo emerito di Caserta, nella prefazione – è un romanzo storico di alta potenza narrativa, che sa articolare con sapienza un discorso di genuina spiritualità. L’autore osserva l’umanità che popola il libro ed è intensamente coinvolto nella ricerca che essa esprime verso una liberazione collettiva dalla miseria e dalla umiliazione, dalle vessazioni e dai soprusi, nell’aspettativa di una finale redenzione. In questo contesto la sua indagine su verità psicologiche, che esulano dallo scientismo ufficiale e sperimentano le trascendenze più ardite e vibrate dello spirito umano, riesce pienamente convincente. La narrativa di Alessandro Zannini si situa in un ambiente paesano meridionale tra la fine Ottocento e il primo Novecento; ne ricostruisce le atmosfere, gli usi, i costumi, la mentalità, così da farli rivivere al lettore con appassionata partecipazione. La povertà si legge nelle abitazioni squallide, nelle strade dissestate, dove si aggirano personaggi straziati dalle fatiche. Ovunque però si respira l’attesa di tempi nuovi e migliori: c’è sempre l’alba radiosa della vita e della speranza”.
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Ha ottenuto molte migliaia di riscontri in rete il cortometraggio Alba di fuoco, tratto dal nuovo romanzo dello scrittore Alessandro Zannini, edito da Mediterraneo, in cui è narrata la storia vera di Maria Raffaella Coppola, suora di clausura del Monastero delle “Trentatrè” di Napoli. Le riprese sono state effettuate nel complesso monumentale del Convento di San Francesco, a Casanova di Carinola e nella Masseria Santoianni di Pino Fava, a Falciano del Massico.
“Sono infinitamente grato all’eccellente regista Antonio Pisano, ai bravissimi cameramen Antonio Sorrentino e Mario D’Arienzo e all’Amadron Film Productio per aver reso possibile un progetto che sta piacendo molto al pubblico. Un ringraziamento particolare va a padre Giovanni Siciliano, rettore del Convento e le Suore, a Maria Luigia Malaspina, a Massimo Di Donato, a Marinella Parente, a Silvana Cerrone, alla piccola Giada Bocchino, tutti interpreti occasionali ma straordinariamente autentici”, ha dichiarato Zannini.
Al momento, gli Atti per la Beatificazione della Venerata di San Cipriano d’Aversa, si trovano al vaglio della Congregazione delle Cause dei Santi.