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Alvignano, Marcianofreddo e Montaniccio da 200 anni insieme. Sabato si “ripassa” la storia

Era il 25 gennaio 1820 quando re Ferdinando I di Borbone con decreto reale sanciva la separazione dei due piccoli borghi di collina dal vicino Comune di Dragoni. nell'occasione la presentazione di un volume a cura di Tommaso Tartaglione, cultore di storia locale

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Avere a cuore un avvenimento simile nasconde di sicuro un sentimento positivo…
Da 200 anni i borghi di Marcianofreddo e Montaniccio appartengono al comune di Alvignano e la locale comunità, questo “passaggio” vuole ricordarlo con la ricostruzione dei fatti storici e con una festa. Era infatti il 25 gennaio 1820, quando re Ferdinando I di Borbone con decreto reale ne sanciva la separazione dal vicino Comune di Dragoni.

L’appuntamento è per sabato 25 gennaio 2020 alle 18.00
nella piazzetta di Marcianofreddo, frazione collinare di Alvignano.
In tale occasione verrà inaugurato e benedetto un cippo marmoreo a ricordo di tale evento storico, affisso a cura dell’Amministrazione comunale.
Seguirà la presentazione di un volume sulla storia di queste due frazioni scritto dal dott. Tommaso Tartaglione (nella foto), cultore di storia locale, alla sua terza pubblicazione e già noto per aver organizzato varie conferenze per la promozione culturale di Alvignano.

Immersi in boschi di cerri ed olmi sulle colline alvignanesi, ad un’altezza di 292 m slm, sorgono i borghi di Marcianofreddo e Montaniccio caratterizzati da case costruite interamente in pietra locale e il cui centro storico è rimasto pressoché intatto con la graziosa chiesetta di S. Maria del Carmine.

La prima notizia documentata risale al 1087 quando il principe di Capua Giordano I donò i due villaggi al monastero benedettino di San Lorenzo in Aversa. Successivamente passarono sotto la giurisdizione del non lontano paese di Dragoni dove vi rimasero per molti secoli fino al passaggio definitivo ad Alvignano avvenuto, per l’appunto nel 1820.

Una comunità contadina dedita nel passato alla pastorizia e alla produzione di carbone ricavato dalla legna dei fitti boschi che verdeggiano su queste colline che videro il passaggio di molti briganti tra cui il famoso Ferdinando Ferradino nativo proprio di questi luoghi.

I festeggiamenti si concluderanno con un momento conviviale in cui verranno offerti prodotti tipici locali cui seguiranno i canti popolari del gruppo Mennillo folk.

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