Si chiama BiblioCai il progetto promosso dalla Biblioteca Nazionale del Club Alpino Italiano, con la collaborazione della Biblioteca della montagna SAT (Società Alpinisti Tridentini). Non fa mancare il suo contributo la sezione CAI di Piedimonte Matese, guidato da Franco Panella, che si prepara a presentare un consistente lavoro di catalogazione di volumi nell’incontro che si svolgerà il prossimo venerdì, 7 febbraio. Presso la sede del Club Alpino di Piedimonte, in via Pozzo a San Potito Sannitico, dalle 21.30, verranno illustrati al pubblico i risultati finora raggiunti dal CAI matesino, lo stato di avanzamento del progetto, la nuova catalogazione delle monografie presenti nella biblioteca sezionale, l’interfaccia web pubblica per la ricerca dei volumi e il programma gestionale riservato agli operatori della biblioteca.
Informazioni di notevole significato per studenti, studiosi, ricercatori e appassionati del libro, oltre a rendere note le caratteristiche della biblioteca, intesa al contempo come luogo fisico di consultazione e scrigno di cultura. Durante l’incontro, aperto non solo ai soci del CAI, Antonio Del Giudice, vicepresidente, e Giovanni Cipollone esporranno i dettagli della loro attività di catalogazione dei testi che occupano gli scaffali della biblioteca sezionale. Al momento sono circa 500 i volumi catalogati, facilmente consultabili sul sito comperio.it, lo spazio web attivo da 15 anni attraverso cui è possibile conoscere e consultare il materiale documentario del Club Alpino Italiano.
L’incontro di venerdì prossimo darà modo ai partecipanti di apprendere anche altri aspetti che riguardano i vari passaggi retrostanti la sistemazione del patrimonio librario, dalla soggettazione alla catalogazione, al prestito e all’acquisto. Notizie utili per comprendere il valore che il libro riveste in ogni contesto sociale e umano, essendo il nucleo denso su cui bisogna “operare” per valorizzare e divulgare una determinata cultura, in questo caso quella relativa alla montagna. Questa finalità non sarebbe perseguibile senza rendere più agevole la gestione delle biblioteche, l’uniformazione del procedimento di catalogazione e l’intensificazione delle tecniche di conservazione, in particolare la digitalizzazione.