E’ morto a 90 anni l’ambasciatore Paolo Janni.
“Ci ha lasciato nel dignitoso silenzio nel quale ha amato vivere gli ultimi anni della sua vita nella nostra città, diffondendo, quando richiesti, tanti semi della sua immensa cultura”, sono le parole e i sentimenti manifesti del dott. Pasquale La Cerra, medico e politico matesino affidate al territorio tramite social, trasformatosi nell’annuncio ufficiale di questa notizia.
Una vita al servizio dell’Italia quella di Janni, attraverso l’azione diplomatica svolta con rigore e passione in tante capitali del mondo.
Ritiratosi ormai da tempo a vita privata, aveva scelto Piedimonte Matese, città della moglie Francesca Malva, quale residenza per il suo riposo, senza mai sottrarsi ogni qualvolta gli sia stato chiesto di intervenire sulle questioni politiche internazionali (più volte generoso di contributi intellettuali e politici nei confronti della nostra testata giornalistica) ma senza mai smettere il suo ruolo, svolto sempre con rigore e professionalità.
La sua carriera è stata un susseguirsi e un sovrapporsi di impegni che hanno significato italianità, la meglio italianità, nel mondo fornendo un contributo al dibattito e ad importanti azioni politiche. Le sue missioni sono state presso l’UE (Bruxelles), in Nigeria (Lagos), in Grecia (Atene), in Egitto (Il Cairo) e presso le Nazioni Unite (Ginevra). Poi, Ministro-Vice Capo Missione dell’Ambasciata italiana in Washington dal 1983 al 1991; e ancora Ambasciatore presso l’Organizzazione degli Stati Americani dal 1991 al 1994. Agli anni americani risale l’esperienza di docente di politica europea alla Catholic University of America.
Poi editorialista de Il Mattino e di Avvenire, docente di politica europea. E al contempo autore di diversi libri sui temi quali la globalizzazione, la crisi mediorentale, i rapporti Europa-USA.
Tra i suoi testi “L’uomo venuto da ogni dove, Barack Hussein Obama” (Ed. Guida 2010) e “Le idee con le ali. La globalizzazione è un destino” (Ed. Guida 2009).
Piedimonte Matese lo saluta con riconoscenza e con le parole del sindaco Luigi Di Lorenzo che ne tracciano brevemente tutto il suo itinerario di vita: “umile e gentilissimo”.