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Papa Francesco, un pontificato “in uscita”

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L’immagine della Chesa in uscita ce l’ha reso particolarmente caro. Abbiamo provato ad immaginare, a capire sforzandoci, cosa volesse dire, cosa quelle parole volessero rivelarci, mentre lui quotidianamente ce ne sta dando la prova.

Oggi Francesco compie 7 anni da Papa, un anniversario che ci invita ad augurargli – nella preghiera al Signore – salute nel corpo e nello spirito, vigore e fermezza, docilità e determinazione nel guidare la Chiesa.

La carrellata di immagini, a partire da quella sera sulla affollata Piazza San Pietro, ci mostrano una sequenza vivace di movimenti in uscita dello stesso Pontefice, e senza aggiungere parola, ma lasciando sottintendere un appello “fate anche voi”.

Un Vangelo chinato sugli ultimi, a questo ci sta educando; un vangelo chianato come come a proteggere, ma anche come dono fatto scorrere e riversato – in azioni di bene e di attenzioni – sull’universo dei più fragili; una Chiesa, quella di Francesco, mandata per le strade del mondo ad incontrare gli ultimi tra i poveri, i migranti, i carcerati, le comuni famiglie, i parroci nelle loro chiese, i giovani nelle lorro case; una Chiesa attenta e severa, ma anche propositiva sulle questioni ambientali (per quell’impegno primordiale che Dio ha consegnato all’uomo affidandogli la Creazione); un dialgo senza timore con le religioni in prospettiva di una società globalizzata dalla pace e dal dialogo.
Una Chiesa sinodale che chiama a raccolta volti ed esperienze dal mondo per migliorarsi – senza temere di mettersi in discussione – come i recenti sinodi dei giovani e dell’Amazzonia hanno dimostrato.
Una Chiesa che nella revisione di se stessa tocca le corde più delicate del suo mondo finanziario e degli abusi sessuali.

Grazie Papa Francesco per il coraggio di cambiare, di chiederci la normalità e la quotidianità della carità e della preghiera, ma anche della speranza, e soprattutto della gioia, così come in questi giorni di quaresima stai facendo, entrando nelle nostre case ogni mattina, e sostenendo l’inizio di queste giornate che seppur “fermate” da un virus, vorticano alla ricerca di una parola di conforto… e di un futuro che ci attende e che vogliamo continuare a vivere.
Anche questo ci tocca imparare da te: uscire dalle certezze per andare verso il deserto che ci è chiesto di vivere in questo momento, senza temerlo, perchè è la parola di Dio a “rispondere” alla tentazione di cedere.
(gb)

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