L’emergenza sanitaria del Coronavirus, da alcuni definita una “catastrofe”, tocca da vicino ognuno, nessuno escluso. Tuttavia, così come ogni singolo equilibrio psicologico ed emozionale rischia di venire destrutturato da una pandemia caratterizzata da numeri spaventosi, altrettanto fondamentale è reagire, ognuno facendo la sua parte. La Chiesa Cattolica decide di dare manforte a medici, infermieri, operatori sanitari, che in queste settimane sono in prima linea sul fronte dell’emergenza, mettendo anche a rischio in primis la propria vita, e un’accoglienza concreta agli ammalati. La Caritas Italiana, nella persona del direttore, don Francesco Soddu, dà inizio a una campagna di raccolta fondi, di un mese, a sostegno dell’apparato sanitario italiano e al fianco delle tante, troppe, vittime del Covid-19. L’inziativa solidale è promossa dalla Presidenza Cei e per effettuare una donazione è possibile seguire la modalità indicata nell’articolo.
Fonte Agensir – Caritas Italiana lancia una campagna di raccolta fondi, della durata di un mese, per sostenere l’impegno di chi è in prima linea nella lotta la Coronavirus. A promuoverla, la Presidenza della Cei che, pur nella consapevolezza delle difficoltà economiche in cui anche tante diocesi versano, incoraggia ad “abbracciare con convinzione scelte solidali, che possano contribuire a rispondere all’emergenza Covid-19”.
Molte le diocesi italiane che già hanno aperto le porte: Bergamo ha messo a disposizione di medici e infermieri 50 camere singole del Seminario, altre 10 le ha offerte Lodi e così Roma e Taranto; Cremona ha reso disponibili 25 posti per operatori sanitari che dopo il lavoro non possono rientrare in famiglia per non mettere a rischio i familiari; Crema ospiterà 35 medici cinesi che verranno a supporto dell’ospedale cittadino e di quello da campo che verrà costruito nei prossimi giorni in uno spazio della diocesi. Altre diocesi, come Brescia, Roma, Tricarico, San Marco Argentano-Scalea, Reggio Calabria, Cassano allo Jonio, Siracusa, hanno offerto le proprie strutture per l’accoglienza di persone in quarantena o sostengono le spese alberghiere per pazienti che possono uscire dall’ospedale (Bergamo), liberando posti. Altre diocesi, come Milano, Rimini, Lanusei, hanno messo a disposizione strutture per la Protezione Civile. Mentre altre ancora stanno dando ospitalità a persone senza fissa dimora: Pavia, Lodi, Gorizia, Belluno-Feltre, Piacenza, Parma, San Marco Argentano-Scalea, Bari-Bitonto, Nardò-Gallipoli, Cerignola-Ascoli. “È il tempo della responsabilità e insieme possiamo dare un segno concreto di speranza e conforto; le Chiese locali, in questo modo, potranno continuare a non far mancare il dinamismo forte della carità”, afferma don Francesco Soddu, direttore di Caritas Italiana, che lancia la campagna “Emergenza coronavirus: la concretezza della carità”. Per contribuire alla raccolta fondi di Caritas Italiana (via Aurelia 796 − 00165 Roma) si può utilizzare il conto corrente postale n. 347013, o effettuare una donazione on-line tramite il sito www.caritas.it, o un bonifico bancario (con la causale “Emergenza Coronavirus”) tramite: Banca Popolare Etica, via Parigi 17, Roma –Iban: IT24 C050 1803 2000 0001 3331 111; Banca Intesa Sanpaolo, Fil. Accentrata Ter S, Roma – Iban: IT66 W030 6909 6061 0000 0012 474; Banco Posta, viale Europa 175, Roma – Iban: IT91 P076 0103 2000 0000 0347 013: UniCredit, via Taranto 49, Roma – Iban: IT 88 U 02008 05206 000011063119.