Armando Pepe – Il Liceo Artistico Galileo Galilei di Piedimonte Matese, diretto dalla professoressa Bernarda De Girolamo, ha aderito al bando del Concorso nazionale «L’Archivio Nazionale dei Monumenti adottati dalle scuole italiane»-, nato dall’intesa tra il MIUR (Ministero dell’Università e della Ricerca), Fondazione Napoli Novantanove e il Ministero dei Beni, delle Attività Culturali e del Turismo (V edizione) presentando un lavoro sul recupero del teatro di corte di Palazzo ducale in Piedimonte Matese.
Una pericope del bando fa esplicita menzione che «Chiese, palazzi, castelli, piazze, fontane, monumenti ai caduti, biblioteche, musei, parchi, fiumi, canali, strade, ponti, sentieri, grotte, alberi, spiagge, baie, torri, siti archeologici, edicole votive, sono diventati oggetto di conoscenza e amore».
Il fine ultimo del Concorso è quello di arricchire il costituendo Archivio con un video sul monumento adottato. Il Liceo Artistico Galileo Galilei ha scelto il teatro di corte del palazzo ducale della Città matesina, per proseguire lungo la scia di quanto già svolto nel progetto «I tesori nascosti della Campania», realizzato dalla «Rete dei Licei Artistici Campani», teso alla valorizzazione di siti praticamente dimenticati e alla creazione di una coscienza tesa ad avere rispetto e cura del Bene Comune.
Il lavoro degli alunni
Nelle valide motivazioni addotte dagli alunni, seguiti dai loro docenti, si legge che: «Il lavoro effettuato si propone di rendere visibile agli occhi dei cittadini un brano fondamentale del centro storico di Piedimonte Matese, che, nel Settecento, grazie al mecenatismo dei Gaetani d’Aragona, aveva vissuto un periodo fervido dal punto di vista sia artistico sia culturale. Il palazzo ducale, pur privato di tanti tesori, in stato di abbandono e, parzialmente fatiscente, costituisce ancora oggi un elemento importante della memoria collettiva della città. Comunicante con il palazzo ducale e prospiciente il largo di piazzetta, una volta esisteva il Teatro privato di Casa Gaetani. Oggi purtroppo rimane solo un contenitore vuoto e muto, che non è più in grado di raccontare niente della sua gloriosa vita passata. In questo luogo tutto ormai è silenzio.
Il recupero virtuale
Pertanto gli alunni, attraverso la ricostruzione grafica in 2D e in 3D, si sono concentrati sul recupero virtuale di questo luogo, ribadiamo, altamente simbolico, in modo che, oltre alle rovine visibili, possa riapparire, nell’immaginario, l’invisibile che un tempo era realtà. Un recupero virtuale che stimoli la possibilità di rivitalizzare spazi oggi in abbandono e favorisca la partecipazione dei cittadini alla tutela e alla riqualificazione del territorio.
L’evento di presentazione
Il 12 maggio è stata degnamente celebrata la quarta giornata nazionale AMA, Atlante dei Monumenti Adottati, raggiungibile al sito web www.atlantemonumentiadottati.com), cui hanno partecipato a distanza i ragazzi di 1.500 scuole di 450 comuni italiani in un’iniziativa speciale perché diversa dalle precedenti, ma ugualmente attiva e partecipativa.
Nelle passate edizioni, tutti gli alunni – per l’occasione Monuments Boys & Girls – aprivano i monumenti e illustravano i lavori in corso, postandoli sui social. Questa volta invece, gli student-, sempre utilizzando i canali web più à la page, hanno potuto mostrare il loro monumento, dando spazio principalmente alla creatività, recuperando foto, collage, disegni, parole, rafforzando lo spirito d’unità con gli hashtag: #iorestoacasa #ama12maggio # atlantemonumentiadottati #laculturanonsiferma #avantiinsieme #scuola #italia #restiamouniti #viaggioinitalia.
In particolare gli alunni di Arti Figurative del Liceo matesino hanno curato l’individuazione del sito e la ricostruzione del soffitto, con pubblicazione realizzata ad hoc sul Teatro. Gli alunni di Architettura e Ambiente hanno contribuito con l’individuazione del sito e la ricostruzione dell’architettura e degli interni (attraverso il modellino di studio in scala e riproduzione di un modello digitale).
