Alfonso Feola – Lo scorso 12 maggio, la parrocchia di Prata Sannita è tornata a venerare il suo Patrono, il martire San Pancrazio nel giorno del suo dies natalis. Come prevedibile, anche qui, nel piccolo centro matesino, il Coronavirus non ha permesso una celebrazione della festa in linea con le usanze locali: il Comitato in particolare, molto impegnato in attività di cura del sentimento religioso, specialmente presso le nuove generazioni, oltre che nel decoro della chiesa parrocchiale, si è ritrovato a dover limitare moltissimo il proprio raggio di azione, rinviando una serie di interventi già programmati (come ad esempio la messa a dimora di piante ornamentali sul sagrato della chiesa).
Ciò però non ha fermato il gruppo, composto rigorosamente da donne, che ha pensato di unire ai preparativi essenziali per la festa del Santo (in particolare l’ornamento dell’altare di San Pancrazio) l’uso dei nuovi mezzi di comunicazione sociale, escogitando un modo originale per chiamare a raccolta la cittadinanza locale. Nel giorno della festa patronale, i bambini del Catechismo e le famiglie sono state raggiunte attraverso i cellulari: nel messaggio di saluto due brevi video, narranti la vita di San Pancrazio e le vicende storiche che portarono alla nascita della Comunità parrocchiale di Prata Sannita.
La richiesta fatta a tutti i bambini attraverso i messaggi è stata quella di inviare proprie considerazioni e riflessioni e condividere con parenti e conoscenti l’invito a partecipare alla solenne celebrazione della Messa in onore di San Pancrazio, trasmessa nel pomeriggio attraverso il profilo Facebook della Parrocchia.
La diretta della Messa vespertina di martedi scorso, ultima di tre celebrazioni patronali trasmesse in diretta grazie al coordinamento della Forania di Ailano (Prata, Ailano e Pratella), è stata presieduta da don Gregorio Urrego, vicario foraneo, con la partecipazione del parroco di Prata, don Arnaldo Ricciuto, e dei parroci di Ailano e Raviscanina: alla festa si sono unite le Autorità comunali con il proprio stemma civico ed un centinaio di fedeli, collegati attraverso i social network.
Il successo dell’iniziativa è stato dimostrato in particolare dalla presenza di molti emigrati pratesi in giro per l’Europa e gli Stati Uniti, che hanno pregato e venerato il Santo Patrono attraverso una sentita partecipazione, anche se virtuale.