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Daniele Ferrucci: medico onesto, politico fiero e appassionato. Oggi pomeriggio i funerali in Cattedrale

Incaricato presso l'Ospedale Civile Ave Gratia Plena di Piedimonte Matese delle misure di sicurezza anticovid; in politica il suo radicato legame - di cui era fiero - con la politica socialista. La sua, una morte che il 2 giugno, Festa della Repubblica, ha lasciato la comunità matesina senza parole

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Michele Martuscelli – Oggi, nella Cattedrale ”S. Maria Assunta” di Alife, l’estremo saluto all’ex assessore provinciale  Daniele Ferrucci la cui prematura scomparsa ha lasciato affranti le comunità matesine. L’incarico  di assessore provinciale è stato, pur tra tante difficoltà, il periodo più fecondo sul piano dell’attività politico-istituzionale pubblica, quello a traino dell’ex presidente Ventre, legatissimo a Ferrucci cresciuto “a pane e  riformismo socialista” e approdato come tanti dopo la diaspora socialista a FI in una corta di esilio per la sua estrazione liberal riformista sempre coltivata di fronte alle asprezze del muscolare bipolarismo.

Un impegno notevole e capillare: ogni tanto di fronte al velo del tempo che copre le cose e la memoria, a Ferrucci premeva  richiamare l’impegno concreto per il museo cittadino, il palazzo ducale e la rete di sostegni ai comuni matesini. L’ex presidente Ventre ha accompagnato il percorso di maturità di Ferrucci,  cresciuto negli ambienti sanitari privati con la  convinzione ferma di una coesistenza tra pubblico e privato.
Da poche settimane era entrato in direzione sanitaria del presidio ospedaliero di Piedimonte Matese: Ventre ed il gruppo di amministrazioni ne ricordano “le eccelse doti di onestà di capacità amministrativa e di attaccamento alla Nostra terra”.
Tre elementi che scolpiscono la figura del medico matesino.

Solo nell’ultimo decennio aveva allentato con l’impegno politico diretto ma non fino al punto di rimettersi in discussione e affrontare le sfide, a viso aperto come era solito fare, con la  candidatura a sindaco di Piedimonte Matese, città che amava  visceralmente (una delle sue  ultime foto postate è viale della Libertà in notturna), da dove ne uscì sconfitto amareggiato ma mai piegato.

La sua ultima battaglia è legata alla crisi pandemica con l’impegno profuso nel suo incarico ospedaliero per l’organizzazione della rete finalizzata alle misure di controllo del Covid-19.

“Il tuo ricordo rimarrà indelebile nel cuore di tutti noi” hanno scritto la direzione sanitaria ed amministrativa del presidio ospedaliero.

I  funerali oggi ad Alife alle 16.00.

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