“La pandemia, può trasformarsi in una straordinaria opportunità per ridisegnare il mondo”, questa l’idea degli Amici di Pericle, la cui attenzione verso lo sviluppo culturale e civico di Piedimonte Matese non conosce freni. E specialmente adesso, dopo la fase più acuta della pandemia, gli Amici di Pericle decidono di rimboccarsi le maniche per dare un senso compiuto all’idea di “bene comune” che costituisce il leitmotiv delle loro attività. Il Coronavirus ha sconvolto la realtà di ognuno, mettendo in crisi valori che prima erano ritenuti inossidabili e cancellando in breve tempo quella che si credeva la “normalità”.
È questo il tempo di porsi qualche domanda, su se stessi, sulle proprie relazioni umane e sociali e sul proprio contesto di vita, un tempo di cui “approfittare” per gettare le basi per una “società della cura“. Rientra in quest’ottica l’idea di ripartenza pensata dagli Amici di Pericle, attraverso iniziative come il Laboratorio per i Beni Comuni e il Festival di Comunità, con un’unica protagonista: la città di Piedimonte Matese. Tuttavia, tale progetto non troverà realizzazione senza un impegno collettivo che rappresenta la sintesi delle responsabilità individuali, fattore la cui necessità è stata richiamata dall’emergenza Covid.
Ognuno, prima come uomo e poi nelle vesti di cittadino responsabile, è chiamato a mettere in gioco energie, idee e propositi “per prendersi cura degli spazi pubblici cittadini come i giardini, le fontane, le strade, le piazze, la villa comunale, i monumenti, i centri storici, ma anche prendersi cura dei beni comuni “immateriali” come la salute, la coesione sociale, l’ambiente, il paesaggio, la cultura, la legalità, ecc.”. Prendendo in prestito la citazione di Papa Francesco ‘Nessuno si salva da solo’, gli Amici di Pericle continuano la loro opera di coinvolgimento, nel tentativo di allargare il bacino di persone, associazioni ed enti disposti a sottoscrivere un Patto per la Comunità, iniziativa lanciata anche attraverso il blog farecomunita.org.