Home Chiesa e Diocesi Raviscanina. Ines dice “Sì” al Signore, scelta di amore e di coraggio

Raviscanina. Ines dice “Sì” al Signore, scelta di amore e di coraggio

La scorsa domenica, 14 giugno, Ines Carlone ha pronunciato la prima professione religiosa nella Congregazione delle Figlie di Maria Missionarie

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Giovanna Corsale – Negli ultimi tempi si parla tanto di “crisi delle vocazioni”: sono sempre meno, infatti, gli uomini e le donne che decidono di seguire il Signore sposando uno stile di vita fatto di rinunce e permeato dalla preghiera e dalla contemplazione. Il filosofo danese Søren Kierkegaard considera la scelta religiosa frutto di un “salto” che il singolo compie, consapevole dell’imprevedibilità che connota tale atteggiamento. Chi decide dunque di congedarsi da affetti e abitudini di sempre per abbracciare la fede compie un atto di grande coraggio e soprattutto nell’era attuale, dominata dal benessere, ciò comporta una difficoltà ancora maggiore.
Dalla comunità di Raviscanina arriva una significativa testimonianza di coraggio, ma soprattutto di amore incondizionato nei confronti di Dio, la cui protagonista è una giovane donna, Ines Carlone.

Ines, figlia di Paolo, il quale svolge un servizio pastorale nella parrocchia Santa Croce ha mosso il suo primo passo verso la vita consacrata. Il momento, tanto atteso da lei e dai suoi genitori, è avvenuto domenica scorsa, 14 giugno, quando Ines ha pronunciato la prima professione religiosa nella Congregazione delle Figlie di Maria Missionarie, dopo un intenso cammino di preparazione, un crescendo di emozioni per l’abito che presto le sarebbe appartenuto. Ines è entrata nella famiglia delle Figlie di Maria Missionarie, appartenenti all’ordine fondato da padre Giacinto Bianchi, che conducono la loro attività in America Latina e anche in diverse località d’Italia, occupandosi prevalentemente di “aiutare i missionari nella loro opera di evangelizzazione e di curare l’istruzione e l’educazione cristiana della gioventù” (fonte Wikipedia).

Questo primo traguardo raggiunto da Ines Carlone è motivo di orgoglio per l’intera comunità di Raviscanina, che, anche se a distanza, ha partecipato alla sua scelta di rispondere alla chiamata con gioia mista a commozione per una figlia che, senza timore, si prepara a ri-scoprirsi “figlia del Signore”.
Parole di vicinanza emotiva e spirituale sono quelle del parroco di Raviscanina, don Armando Visone, che in questi anni ha seguito, anche se indirettamente, il percorso vocazionale di Ines, rimanendo sempre al fianco dei genitori e assistendo lei e la sua famiglia nella preghiera.

Don Armando Visone
Fammi conoscere Signore, le tue vie, insegnami i tuoi sentieri. Così recita il Salmo 24. E le vie del Signore sono imperscrutabili e meravigliose, soprattutto quelle che portano in sé il dono di una vita, dedicata a Lui ed ai fratelli. Ho seguito in questi anni indirettamente la vocazione di Ines, con la vicinanza a Paolo, il papà, che presta un servizio pastorale importante per la comunità di Raviscanina.
Una scelta d’amore coraggiosa, quella di Ines, che ha voluto dare seguito ad una chiamata, concretizzando così il progetto che il Signore aveva pensato per lei. Una scelta d’amore coraggiosa anche quella del papà di Ines e della sua famiglia, che dopo l’iniziale smarrimento di fronte alla decisione della figlia, non ha poi esitato nel mettersi in cammino insieme a lei. Una scelta d’amore della comunità, che ha sempre accompagnato Ines con la preghiera.

Come parroco della comunità di cui Ines è figlia, sono felice di poter condividere questa gioia. La vocazione alla vita religiosa sembra ormai quasi fuori moda. E invece è un dono fecondo che il Signore continua a fare alla sua Chiesa, attraverso la scelta di tanti uomini e donne di dedicarsi alla preghiera, alla contemplazione e alla carità verso i fratelli. Atteggiamenti che, come abbiamo avuto modo di constatare in questo periodo di pandemia, non sono mai superflui e mai fuori moda. Il mondo ha ancora bisogno di religiosi e di religiose. Ma ha anche bisogno di uomini che riscoprano la propria vocazione, alla vita sacerdotale, al matrimonio, ad essere educatori, alla vita sociale e politica. Scelte che richiedono coraggio, che solo l’amore, come quello di Ines, può dare. Spero che questa bella testimonianza di Ines possa essere da stimolo a tanti giovani, affinché possano trovare il vero senso della vita, quello per cui vale la pena scegliere, osare, amare.

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