Il restauro della cinquecentesca scultura raffigurante San Giovanni Battista collocata nella chiesa omonima di Piedimonte Matese, posta su in cima a quello che veniva indicato dagli storici locali come il “capo la terra” è finalmente compiuto. L’opera, riconsegnata già nell’autunno scorso, è già in deposito presso la sacrestia della Basilica e l’emergenza Covid19 ha fatto slittare la presentazione del restauro già in programma per il 24 febbraio scorso. La statua verrà finalmente riconsegnata alla comunità mercoledì 24 giugno prossimo, giorno in cui ricorre la Natività del Battista, quando, presso la Basilica Santa Maria Maggiore, mons. Orazio Francesco Piazza, amministratore apostolico della Diocesi di Alife-Caiazzo, celebrerà la Santa Messa alle 18.00. Al termine della funzione religiosa, ci sarà una breve presentazione dei lavori di restauro a cura della ditta NovaArs s.n.c.” di Cesinali (AV).
L’opera di recupero della scultura nasce dal basso, dalla volontà delle persone di restituire la sua originaria bellezza all’icona del Santo, molto venerato in città. La decisione di avviare il progetto di restauro prende avvio nel giugno del 2018, in concomitanza con l’evento “IlluminArti” mostra “Arte e Fede, la bellezza ritrovata”, quando si pensa a un catalogo delle opere in deposito o bisognose di restauro, cominciado proprio dal San Giovanni dell’omonima chiesa, un primo impegno a fronte dei tanti altri, da concretizzare grazie al contributo economico di alcune persone della comunità.
La statua è un’opera lignea policroma e dorata alta cm. 175 per 70 di larghezza massima e 40 di profondità estremamente danneggiata e rimaneggiata tanto da occultarne la bellezza originaria. Fratture del legno, danni provocati dai insetti, rigonfiamenti degli strati di colore, rendevano estremamente fragile la condizione “di salute” del pregiato manufatto. Da qui le necessità del restauro necessario a consolidare la struttura, a recuperarne l’originaria cromia e la sua naturale bellezza e che è stato compiuto sotto l’alta sorveglianza della Soprintendenza che ne ha seguito ogni passaggio intervenendo soprattutto in alcune decisioni che riguardavano l’eventuale reintegro di alcune importanti lacune. Proprio nel giorno della festività del Battista, il 24 giugno del 2018, fu avviata una raccolta fondi che, attraverso l’adozione di un “pezzetto” di scultura, al costo minimo di 10 euro, ha permesso di raccogliere la quasi totalità della somma necessaria per il recupero della scultura e garantire anche alle future generazioni di godere di questa importante espressione dell’arte e della cultura del nostro territorio.
È possibile ancora contribuire versando una somma, quale offerta libera, sul conto corrente dell’Ente Parrocchia, specificando nella causale “contributo per il restauro di San Giovanni Battista” o direttamente il 24 sera in occasione della presentazione del restauro e, tra quanti hanno sottoscritto almeno una quota per sostenerne le spese, saranno estratti dei “premi” in linea con lo spirito dell’iniziativa.
Qualora la somma raccolta dovesse andare oltre la spesa sostenuta, sono già pronte altre proposte di restauro.
Conto corrente intestato a: PARROCCHIA SANTA MARIA MAGGIORE – PIEDIMONTE MATESE – IT16U0514274940106570104101.
Alcuni dati
Tempi dall’idea di intervento alla riconsegna: 15 mesi.
Storia del restauro
- 1° giugno 2018: evento “IlluminArti” – mostra “Arte e Fede, la bellezza ritrovata” – nasce l’idea di un catalogo delle opere in deposito o bisognose di restauro – Primo tassello il “San Giovanni Battista” dell’omonima chiesa;
- 6 giugno 2018: prima visione dell’opera e documentazione fotografica;
- 22 giugno 2018: preventivo di spesa da parte della ditta “NovaArs s.n.c.” di Cesinali (AV);
- 22/24 giugno 2018: campagna fotografica e verifica dello stato conservativo delle opere in deposito;
- 24 giugno 2018: documentazione fotografica dettagliata della statua di “San Giovanni Battista”;
- 20 luglio 2018: progetto di restauro autorizzato dall’amministratore parrocchiale don Andrea De Vico;
- 24 agosto 2018: Nulla Osta al progetto da parte dell’Ufficio Beni Culturali della Diocesi a firma di don Antonio Sasso;
- 27 agosto 2018: consegna del progetto alla Soprintendenza ABAP di Caserta;
- 17 ottobre 2018: consegna della statua alla ditta Nova Ars da parte di don Vittorio Marra che sottoscrive il documento di consegna e trasporto;
- 3 settembre 2019: riconsegna alla parrocchia della Statua restaurata con documento di accettazione a firma di mons. Domenico La Cerra.