Anche Croce Rossa Italiana agli Esami di Maturità, ma non per superare una prova tra i banchi ma per prestare supporto in un contesto diverso e quasi surreale che quest’anno sta coinvolgendo la Scuola sulla prova finale.
Un nuovo protocollo d’Intesa tra Miur e Croce Rossa Italiana (che in più occasioni collaborano) ha stabilito la presenza dei volontari presso gli Istituti dove si sono stanno svolgendo le prove della Maturità: “È una presenza diversa per Croce Rossa da quella consueta, offerta nei casi di emerrgenze o particolari necessità”. Ce lo spiega Massimo Ciaramello volontario del Comitato CRI dell’Alto Casertano e Matesino impegnato con altri colleghi negli Istituti di Piedimonte Matese, Alife e Teano.
Ciaramello però è anche docente presso il Liceo Statale G. Galilei di Piedimonte Matese, per cui ha vissuto la prima settimana di Esami in divisa rossa (all’Istituto professinale alberghiero di Piedimonte Matese), questa seconda invece la sta vivendo nei panni del Prof.
Dalla sua voce il doppio punto di vista su un’esperienza emozionante, “è pur sempre un momento di passaggio e di crescita per i nostri studenti”, ma anche velata dalla freddezza che genera la distanza fisica tra il maturando e i docenti.
“Il ruolo di Croce Rossa in questi casi è tenere alta l’attenzione sulle misure di distanziamento sociale e sulle norme igienico-sanitarie”, ha spiegato all’indomani delle prime sedute d’esame. “Ci siamo resi conto di quanto stia contando la nostra presenza anche solo per ricordare di indossare sempre la mascherina, o di garantire ulteriori distanze fisiche quando il candidato per relazionare è tenuto a toglierla: si tratta di piccoli accorgimenti che diversamente verrebbero meno ma solo per semplice e ingenua distrazione o per la tensione generata dal momento”. Oltre a questo, i volontari, all’ingresso delle Scuole sono addetti ad un primo accertamento sull’identità delle persone.
“Quella di Croce Rossa si sta rivelando presenza gradita e necessaria – continua Ciaramello – per i tanti studenti che che entrano in Istituto da soli perchè non è consentito l’accesso ad altri e vivono quegli inevitabili momenti di tensione che precedono la prova. E a quel punto entra in gioco un altro fondamentale ruolo che svolge Croce Rossa: aiutare le persone a sentirsi meno sole; basta una parola di sostegno, un piccolo conforto e un sorriso di fronte agli occhi un po’ smarriti dei ragazzi…”.
La riflessione del professore Massimo Ciaramello è anche per il clima percepito nelle prime ore di questo nuovo esame: “La distanza fisica tra i docenti e il candidato si riflette sull’aspetto emotivo della prova: cambia il tono di voce, cambia lo sguardo tra le persone; la necessità di rispettare i tempi di inizio e fine della prova crea qualche rigidità in più… Insomma non è l’esame che sognavamo per i nostri ragazzi ma li ammiriamo per il coraggio e l’impegno che ci hanno messo, per la capacità di adattarsi ad un contesto fuori da schemi che avevano immaginato per anni”.
Quella di Croce Rossa Italiana continua ad essere presenza che conta sul territorio altocasertano perchè oltre a quest’ultima esperienza, nei mesi quarantena ha intensificato gli interventi a supporto della popolazione (soprattutto di anziani e persone con difficoltà eocnomiche) e delle strutture sanitarie locali. Un servizio reso da volontari, per lo più giovani, che scelgono ogni giorno di tenere per mano l’Italia.