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Caiazzo senz’acqua. La Minoranza scrive al Prefetto

Sulla carenza idrica che da alcune settimane interessa diverse zone della città di Caiazzo la Minoranza prende posizione, sollecitando il Prefetto di Caserta, il sindaco Stefano Giaquinto e il Comandante della Stazione dei Carabinieri di Ruviano

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Veduta di Caiazzo

Continua la carenza idrica nella città di Caiazzo. Da alcune settimane infatti la popolazione del capoluogo caiatino è costretta a fare i conti con la mancanza di acqua che, specialmente nel periodo di calura estiva, costituisce un disagio grave per tutti. Dato il persistere del problema, i consiglieri del gruppo di Minoranza, Michele Ruggeri, Marilena Mone e Mauro Carmine Della Rocca, hanno avanzato la loro sollecitazione più volte in queste settimane attraverso comunicati e una petizione popolare per arrivare a una risoluzione del problema.

“Nelle ultime settimane, a causa del malfunzionamento di alcune pompe e di dispositivi tecnici, nonché di ripetuti guasti delle condutture, è stata registrata in più zone del territorio di Caiazzo una consistente riduzione e sospensione dell’erogazione dell’acqua potabile distribuita dalla rete dell’acquedotto; nonostante gli interventi effettuati sulla rete idrica, dei quali l’Amministrazione comunale ha fornito annunci anche attraverso i social, il servizio ha continuato a registrare sospensioni della durata di diverse ore, ed in qualche caso anche dell’intero arco giornaliero”: queste le parole dei Consiglieri di Minoranza per illustrare il quadro generale della situazione nell’esposto inviato al Prefetto di Caserta, al sindaco, Stefano Giaquinto, e al Comandante della Stazione dei Carabinieri di Ruviano.

Il consigliere Michele Ruggeri

La richiesta avanzata al Prefetto è di “voler considerare la possibilità di convocare un tavolo tecnico in cui vengano affrontate le criticità e delineate le possibili soluzioni, non omettendo di avocare a sé, in caso di riscontrata inerzia da parte dell’Amministrazione comunale, ogni iniziativa utile, compreso l’impiego delle specialità dell’Esercito Italiano per la distribuzione, con gli idonei mezzi in dotazione, dell’acqua potabile ai cittadini bisognevoli”. Le richieste della compagine di Minoranza caiatina assumono toni critici nei confronti dell’Amministrazione comunale, osservando la mancata indicazione “negli avvisi pubblica al riguardo” degli “orari di effettiva interruzione e tutte le località del territorio interessate dalla sospensione del servizio, con la conseguenza che, nelle restanti zone parimenti coinvolte i residenti hanno dovuto affrontare la criticità in esame di improvviso, senza poter adottare in proprio le preventive precauzioni “. Tutto ciò comporta difficoltà enormi ai cittadini a partire dalle semplici attività di pulizia e igiene personale, ora più che mai indispensabili a causa dell’emergenza da Covid-19, che rischiano di compromettere la salute pubblica.

Nessuna “misura per fronteggiare questa emergenza, neppure il servizio di distribuzione dell’acqua potabile attraverso l’impiego di autocisterne” è stata finora introdotta dagli amministratori, così i Consiglieri di Minoranza, i quali chiedono inoltre al Primo Cittadino “l’attivazione del Centro Operativo Comunale (COC)“, che possa chiamare in causa magari il nucleo di Protezione Civile locale, per porre fine all’inconveniente. Un’ultima richiesta al Comandante della Stazione dei Carabinieri di Ruviano, affinché il controllo del territorio da parte dell’Arma si faccia ancora più incisivo, “al fine di scongiurare indebiti utilizzi per fini diversi dell’acqua potabile della rete idrica, in violazione del regolamento comunale vigente, nonché al fine di verificare eventuali possibili condotte, anche di natura omissiva”.

 

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