Giovanna Corsale – Quale verità può “venir fuori” dalla morte di una persona? Sono le sue idee a manifestarsi, il suo esempio, i suoi insegnamenti, la sua cultura… Oggi la rubrica Fatti diVersi ospita il ricordo del maestro Ennio Morricone, scomparso nella notte tra il 5 e il 6 luglio scorso, in particolare una delle sue citazioni rimbalzata sui media dopo la sua morte. (Leggi qui per approfondire)
Fatti…
“Nell’amore come nell’arte la costanza è tutto. Non so se esistano il colpo di fulmine, o l’intuizione soprannaturale. So che esistono la tenuta, la coerenza, la serietà, la durata.” L’esempio di vita che il genio Morricone ci ha lasciato è quello di un uomo rimasto fedele alle persone a lui più vicine fino all’estremo respiro, al punto da affidarne l’ultimo ricordo ad un necrologio scritto di suo pugno. Cos’è questo se non l’espressione di un modo d’essere coerente e serio anche nei confronti dei suoi affetti più cari?
…diVersi
“Chi ascolta queste mie parole e le mette in pratica sarà simile a un uomo intelligente che ha costruito la sua casa sulla roccia. È venuta la pioggia, i fiumi sono straripati, i venti hanno soffiato con violenza contro quella casa, ma essa è crollata, perché le sue fondamenta erano sulla roccia.” (Mt. 7,24).
I principi, i valori che poniamo alla base delle nostre azioni a nulla varrebbero se non mutassero in comportamenti, in gesti concreti che rivelano bisogni e desideri. Appartiene all’uomo intelligente la capacità di coltivare affetti, facendone fruttare le radici nel tempo, di dare anima a conoscenze e modi di pensare. Chi è il cristiano se non colui che “costruisce sulla roccia“, emblema di coerenza e solidità, ossia colui che sceglie come fondamento di vita lo stesso “stile” di amore che fu di Gesù Cristo, addirittura fino alla Croce?