Maria Annunziata Forgione – È tempo di ripresa anche per le eccellenze del territorio altocasertano e matesino. Per la città di Caiazzo questo significa riprendere il lavoro di promozione di quello che può essere considerato a tutti gli effetti il prodotto di punta della produzione locale: l’Oliva Caiazzana dalla quale si ricava un eccellente olio extravergine. Nella giornata di ieri, 23 luglio, si è riunito, in videoconferenza, il Coordinamento regionale delle Città dell’Olio della Campania, di cui Caiazzo è membro storico, alla presenza del direttore dell’Associazione nazionale, Antonio Balenzano e di Michele Sonnessa, presidente nazionale.
Nel corso dell’incontro, in cui si sono susseguiti i vari interventi dei partecipanti, l’Assemblea si è espressa con la scelta unanime di Carmine Pignata, sindaco di Oliveta Citra (Sa), nel ruolo di coordinatore regionale; il vice coordinamento, invece, è stato affidato a Pasquale Caruso, vice sindaco del Comune di Zungoli, e Adele Amoruso, assessore presso il Comune di Campagna nel ruolo di vice coordinatore vicario. A rappresentare il capoluogo caiatino nella più importante vetrina dell’Olio d’oliva d’Italia sarà Teresa Fasulo, assessore comunale all’Agricoltura, su delega del sindaco Stefano Giaquinto.
I rappresentanti si sono confrontati sulla conferenza stampa di presentazione della proposta sui Decreti Attuativi della Legge “Turismo dell’Olio” con il senatore Dario Stefano, in programma per il 29 luglio prossimo e dell’incontro con il ministro Bellanova, in cui si discuterà dei progetti concernenti il Turismo dell’Olio e delle misure attuabili per contrastare l’abbandono dei terreni agricoli. Infine, sono stati presentati ai soci il progetto “Concorso Idee Turismo dell’Olio” a cura della professoressa Roberta Garibaldi e l’edizione 2020 della Camminata tra gli olivi (25 ottobre), con una parentesi all’evento conclusivo relativo al Turismo dell’Olio.
Oliva Caiazzana, proprietà e lavorazione
La zona di produzione dell’Oliva Caiazzana, Presidio Slow Food, è quella che riguarda i comuni del versante del Monte Maggiore che si affacciano verso la valle del Volturno, e i comuni di Caiazzo e delle Colline Caiatine. Il periodo migliore per la raccolta è ottobre, infatti l’Oliva Caiazzana presenta una maturazione piuttosto precoce. La tradizione vuole che questa si cucini, e si mangi dopo la cottura, conservata in salamoia o sottolio. In realtà esistono anche alcune varianti locali di conservazione, ad esempio sotto la cenere. Il processo di lavorazione dell’oliva infornata dura tra i 15 e i 20 giorni: prima della cottura l’oliva si lascia in acqua con sale e aromi (come il finocchietto selvatico e l’aglio). In una tipica dieta mediterranea, le olive costituiscono un notevole apporto di grassi, di vitamine, potassio e sali minerali. Le olive nere invece contengono meno carboidrati, quindi sono più digeribili delle verdi, ma più caloriche. (Fonte caserta.italiani.it).