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Alife. Al via la Festa di San Sisto I, sabato 1° agosto l’intronizzazione

A differeza degli anni precedenti, l'intronizzazione del Santo si terrà in occasione della messa vespertina presieduta alle 19.30 dal vescovo amministratore Mons. Orazio Francesco Piazza

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Una festa di San Sisto “inedita” quella alla quale la comunità di Alife e della Diocesi si preparano. La solenne celebrazione del Santo, papa e martire, patrono della città di Alife e della Diocesi di Alife-Caiazzo, quest’anno sarà caratterizzata da un numero contingentato di fedeli e, come in tutte le celebrazioni, dall’uso di mascherine e dal distanziamento sociale per le misure antiCovid.
Rimane tuttavia immutato l’entusiasmo e l’attesa alla vigilia del novenario che  prepara alla festa vera e propria, che ricorre l’11 agosto, giorno in cui si ricorda la traslazione delle reliquie del Patrono dalla Cappella “fuori le mura” alla Basilica voluta da Rainulfo, conte di Alife, che nell’aprile del 1131 (o ’32) avendole chieste a Papa Anacleto, otteneva di portarle nella sua Contea per salvarla dall’epidemia di peste.

L’intronizzazione posticipata alla sera del 1 agosto
Tutto avrà inizio sabato 1° agosto con la consueta intronizzazione del Santo al termine della Messa, che apre il tempo della festa. Eccezionalmente, tale rito, caro alla tradizione popolare, avverrà dopo la Messa serale fissata per le 19.30, presieduta dal vescovo S. E. Mons. Orazio Francesco Piazza, amministratore apostolico (diretta sulla pagina facebook della Parrocchia e su maxi schermo all’esterno della Cattedrale).

Al rito di intronizzazione seguirà la preghiera e il canto della Novena, quest’anno sul tema “Tu discacciasti l’orribile peste che infieriva sulla nostra città. Il mondo, la Chiesa e la fede nel post-pandemia”. Il richiamo ad un verso del novenario, esplicito riferimento all’azione di San Sisto che liberò Alife dalla peste, diventa occasione per parlare al presente e meditare sull’esperienza cristiana e sociale all’indomani della forte ondata di epidemia da Coronavirus che ha colpito il mondo (e ancora lo tiene nella morsa dell’incertezza e della morte).
Ad alternarsi nelle celebrazioni e nelle meditazioni sul tema, saranno i vicari foranei e i sacerdoti diocesani.

Foto 2019

 

 

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