Home Territorio Caiazzo. Presto il restauro del Casolare di Monte Carmignano

Caiazzo. Presto il restauro del Casolare di Monte Carmignano

L'Amministrazione comunale di Caiazzo ha ricevuto un finanziamento di 50.000 euro di cui 39.500 a fondo perduto da usare per la ristrutturazione del Casolare, in zona San Giovanni e Paolo, dove il 13 ottobre del '43 si consumò l'Eccidio nazista

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Foto pagina Facebook Stefano Giaquinto

Giovanna Corsale – Il Casolare di Monte Carmignano (in località San Giovanni e Paolo), che fu scenario dell’Eccidio consumatosi il 13 ottobre del 1943 ad opera di un commando nazista determinando la morte di 22 persone tra uomini, donne e bambini, sarà oggetto di un lavoro di recupero. L’Amministrazione comunale di Caiazzo infatti ha ricevuto dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti un finanziamento di 50mila euro, di cui 39.500 a fondo perduto che verranno utiizzati per la riqualificazione del Casolare.
Ne dà notizia il primo cittadino, Stefano Giaquinto, sul suo profilo Facebook, precisando che la somma è stata ricevuta “a seguito di una nostra richiesta nel 2019, grazie al fatto che la struttura è stata acquisita dal nostro Comune, una parte nel febbraio del 2012 dal signor Pasquale Ciaramella (con decreto del Sindaco su un diritto di prelazione) e la rimanente parte dal signor Michele Palumbo, nel gennaio del 2018 (con un contributo tedesco)”.

Il Casolare di Monte Carmignano rappresenta per i caiatini un pezzo di storia finita in tragedia, che risuona attraverso le mura dell’edificio, là dove ancora sembrano udirsi le grida e i gemiti delle persone barbaramente finite dai nazisti. E la possibilità di ridare al Casolare un aspetto migliore contribuisce a “credere che un giorno sarà restituita la giusta dignità ad un luogo simbolo della nostra storia”, così il sindaco Giaquinto.
La notizia arriva non in un giorno qualunque, ma anzi “nel giorno in cui il presidente Sergio Mattarella ha consegnato a Sami Modiano, sopravvissuto ad Auschwitz, l’onorificenza di Cavaliere di Gran Croce e, insieme al presidente tedesco Steinmeier, ha inviato una lettera ai Sindaci dei Comuni gemellati di Italia e di Germania”, tra cui anche Caiazzo, che, ricordiamo, è gemellato con la città di Ochtendung, incoraggiando a mantenere salda l’unità con il popolo tedesco, nel segno di un legame che supera odio e ostilità atavici.

“La strage di Caiazzo 13 ottobre 1943”, di Paolo Albano con Antimo Della Valle. IL LIBRO

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“La strage di Caiazzo 13 ottobre 1943”, libro scritto da Paolo Albano, procuratore della Repubblica di Isernia in collaborazione col giornalista Antimo Della Valle

La sera del 13 ottobre 1943, sulle colline di Caiazzo presso Caserta, alcuni soldati della Wehrmacht, guidati da un giovane sottotenente, trucidarono in modo gratuitamente efferato ventidue civili italiani, nella quasi totalità donne e bambini. La strage scomparve dalla memoria collettiva per quasi mezzo secolo e solo nel 1988, a seguito di fortuite circostanze e dell’iniziativa di un coraggioso ricercatore italoamericano, la Procura di Santa Maria Capua Vetere aprì un procedimento penale per scoprirne movente e autori.

Il processo si concluse nel 1994 con la condanna all’ergastolo di due dei responsabili: resta l’unica sentenza in Italia da parte di una Corte d’Assise, e non di un Tribunale militare, di condanna di criminali nazisti. A raccontare una vicenda storica e giudiziaria davvero agghiacciante e coinvolgente è il pubblico ministero che ebbe un ruolo determinante nel processo. La sua è una testimonianza fondamentale per il recupero della memoria dello spietato episodio, ma anche una riflessione sulla giustizia e sulle logiche della ragion di Stato che portarono Alleati e autorità italiane a insabbiare la vicenda. (Da mursia.com)

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