In Consiglio dei ministri, stamattina, la proroga oltre il 31 luglio dello stato d’emergenza del rischio sanitario connesso all’infezione da coronavirus dichiarato lo scorso 31 gennaio: il premier Giuseppe Conte ha fissato la nuova scadenza al 15 ottobre, che non vuol dire “lockdown” come lui stesso a provato a smentire rispetto alle voci passate sui social.
Cosa significherà l’estensione dello stato di emergenza?
Ecco alcuni tra i principali punti: la prosecuzione dello smart working, il pagamento anticipato delle pensioni per garantire l’accesso scaglionato negli uffici postali, la possibilità di bloccare i collegamenti con i Paesi (sono 16 le Nazioni interessate) a rischio per la pandemia da Covid-19, le misure straordinarie per la scuola (che giungeranno fra un paio di settimane) che serviranno a garantire la partenza del nuovo anno scolastico.
La proroga garantisce, il mantenimento delle ordinanze emanate fino ad ora dalla Protezione civile e il potere di coordinamento affidato al capo della struttura Borrelli. Ma anche la conferma dei poteri straordinari conferiti ai soggetti attuatori e ai presidenti delle Regioni compresi.
