Goletta dei Laghi è tornata sul Matese per monitorare lo stato di salute del Lago carsico più alto d’Italia. Per il secondo anno consecutivo le analisi condotte lo scorso 9 luglio hanno dato esito negativo: nessun rilevamento che possa allarmare gli abitanti del Matese, gli ambientalisti, gli appassionati di natura, ma soprattutto il locale circolo di Legambiente.
I risultati di Goletta dei Laghi sono stati presentati sabato 1 agosto sul Matese alla presenza di soci Legambiente e simpatizzanti attraverso gli interventi di Francesca Ferro, Direttrice Legambiente Campania, Sara Montoro, Circolo Legambiente Matese e Antonio Nicoletti, Responsabile Aree Protette Legambiente. Si tratta di risultati che non si sostituiscono a quelli ufficiali degli Enti addetti al monitoraggio delle acque facenti capo direttamente al Ministero dell’Ambiente, ma restano utili, validi, e necessari alla ricerca e alla conoscenza. Ma soprattutto, iniziative come queste si rivelano utili per sensibilizzare ai temi sull’ambiente, creare coscienza verde e acuire l’attenzione sulla natura e sui comportamenti sbagliati nei suoi confronti.
Una giornata condivisa con altre associazioni sportive del Matese quali Matese Adventures, Matese Bike, Love Matese e Matese Jungle: ognuna di esse ha proposto a soci e amici attività ricreative per l’intera giornata.
Originale l’idea di Legambiente di realizzare una struttura di forma sferica con materiali naturali, simbolicamente ad indicare la Terra, che poi è stata fatta scorrere sulle acque del Lago. L’hanno realizzata i volontari dell’Associazione ad indicare il sostegno che l’acqua garantisce al Pianeta, “sostenendolo” in tutto il suo ciclo vitale.
Dal comunicato di Goletta dei Laghi:
Le analisi microbiologiche
I parametri indagati sono microbiologici (Enterococchi intestinali, Escherichia coli) e vengono considerati come “inquinati” i campioni in cui almeno uno dei due parametri supera il valore limite previsto dalla normativa sulle acque di balneazione vigente in Italia (Dlgs 116/2008 e decreto attuativo del 30 marzo 2010) e “fortemente inquinati” quelli in cui i limiti vengono superati per più del doppio del valore normativo.
(…). Sul Matese i punti monitorati sono gli stessi campionati per la prima volta nel 2019, sulla sponda Sud, a centro lago, sulla sponda Nord e sulla sponda Nord-Est, nel Comune di San Gregorio Matese.
I prelievi e le analisi di Goletta dei Laghi vengono eseguiti da tecnici e volontari di Legambiente. I campioni vengono prelevati in barattoli sterili e conservati in frigorifero fino al momento dell’analisi, che avviene lo stesso giorno di campionamento o comunque entro le 24 ore dal prelievo presso laboratori certificati individuati dall’associazione sul territorio.
Le analisi sulle microplastiche
Un lavoro scientificamente rilevante dal 2019 grazie alla collaborazione con ENEA e IRSA/CNR.
Nel lago del Matese è stato prelevato un campione. La quantità di microplastiche rilevata è pari a 14.361 particelle per chilometro quadrato di superficie.
Queste piccolissime particelle inferiori a 5 mm finiscono nelle acque interne anche a causa dei comportamenti quotidiani: tessuti sintetici che rilasciano microfibre (fino ad un milione e mezzo per un normale lavaggio in lavatrice), cosmetici, rifiuti plastici abbandonati o non smaltiti correttamente costituiscono assieme alle microplastiche derivanti dall’attrito tra pneumatici ed asfalto, le principali fonti del problema. E allora, come sempre, con qualche attenzione in più ogni singolo cittadino può fare la sua parte per limitare i danni.