Matese, terra di pascoli e di allevatori, di agricoltori ed estese coltivazioni. Un patrimonio che si pensa a tutelare ma anche migliorare e potenziare perché i giovani vi intravedano la possibilità di un futuro lavorativo.
Con questo spirito è nata l’iniziativa Sentinelle del Matese che domani 6 agosto vedrà la firma di un protocollo tra Comunità Montana del Matese, UCI ZONALE Piedimonte Matese E UIMEC UIL ZONALE.
Il protocollo prevede “interventi per lo sviluppo, la tutela, la coesione territoriale del comprensorio matesino” attraverso le seguenti azioni specifiche: la progettazione, la realizzazione di invasi naturali destinati all’abbeveraggio del bestiame; la manutenzione dei pascoli o PLT e vie di accesso, degli invasi esistenti, cisterne, abbeveratoi e dei locali ad uso abitativo e per la trasformazione del latte.
L’iniziativa si è mossa per la diretta volontà degli allevatori da carne del Matese che attraverso l’UCI (Unione coltivatori italiani) hanno chiesto una soluzione ai possibili disagi legati soprattutto alla siccità dei pascoli e spesso alla mancata manutenzione degli abbeveratoi. In cambio del servizio, garantito non solo agli allevatori, ma naturalmente ai fruitori del buon pascolo quali acquirenti e intenditori di carni e formaggi, gli allevatori garantiranno la tutela dei luoghi e la sorveglianza per prevenire gli incendi.
Non tutti sanno che…
Il Matese è abitato da decine e decine di abbeveratoi: vasche di diverse dimensioni scavate nella pietra o costruite per necessità con cemento, ma sempre singolari riserve d’acqua per greggi e pastori, quelli delle antiche transumanze o dei pascoli stanziali… Su Clarus da luglio 2017 a dicembre 2018, settimanalmente li abbiamo “raccontati” tutti (ben 65 tra il versante campano e molisano, per poi scoprirne ancora altri…). A condurre l’impresa letteraria ed escursionistica gli amici Salvatore Signore e Roberto Fratta.
Clicca qui per accedere alla Rubrica “Matese d’Acqua dolce”, scoprire qualcosa in più sui nostri abbeveratoi e osservare foto stupende. Godetevi il Matese anche così…