Giovanna Corsale – Il Ferragosto è ormai alle spalle e tanti sono gli italiani che non si sono privati delle ferie nonostante il Covid-19 sia ancora in circolazione. Ma quali strascichi ha lasciato dietro di sé la tanto attesa pausa estiva? Considerando i numeri in risalita dei contagi negli ultimi giorni, non possiamo di certo riconoscere agli italiani il merito di essere indefessi osservatori della ‘regola’… E a quanto pare, la principale “imputata” è la parte più giovane della popolazione italiana, che non si è sottratta ai viaggi all’estero, nella maggior parte di casi in comitiva, né alle occasioni di ritrovo in discoteche e locali notturni creando situazioni di inevitabile assembramento, ovviamente con le dovute eccezioni che, come si sa, confermano la regola.
Se è vero che lo svago è necessario per ritemprare corpo e spirito, è altrettanto vero che la leggerezza di alcuni ha portato alla drastica decisione da parte del Governo di chiudere le discoteche su tutto il territorio nazionale, oltre all’obbligo di indossare la mascherina dalle 18.00 alle 6.00 anche all’aperto nei luoghi in cui ci possa essere il rischio di assembramento. Il “No” perentorio al ballo e alle occasioni di movida pronunciato dal ministro della Salute Roberto Speranza, mediante l’Ordinanza del 16 agosto, non ha lasciato indifferenti i gestori dei locali, i quali hanno pensato bene di fare ricorso al Tar del Lazio. Comprensibile la loro preoccupazione legata alla perdita economica, sebbene il Governo preveda un sostegno per loro, ma è questione di priorità e per i governanti la priorità è permettere agli studenti italiani di tornare in aula a settembre. Mentre circolano in rete le immagini dei circa 1.000 ragazzi, di cui alcuni provenienti da Francia, Belgio e Olanda, mentre ballano da 4 giorni nei pressi di una cascina abbandonata a Spino d’Adda, nel territorio di Cremona, in occasione di un rave party, agli organi preposti il delicato compito di monotorare la situazione dei prossimi giorni di questa estate anomala, per capire se l’aumento dei contagi sia o meno scaturito dalle negligenti abitudini di ‘vita notturna’.
I numeri in Italia aggiornati al 17 agosto
In calo i nuovi casi di Coronavirus registrati in 24 ore: sono 320, 159 in meno rispetto al giorno precedente. Ma ancora in diminuzione anche i tamponi: 30.666, seimila in meno di domenica. Costante il numero dei morti: 4. I maggiori incrementi di contagiati si sono verificate in Lazio (51), Veneto (46) e Lombardia (43). I casi totali salgono così a 254.235-. Le vittime a 35.400. Molise e Basilicata sono le uniche regioni senza nuovi positivi. In aumento le persone ricoverate con sintomi per Covid: sono 810, 23 in più in 24 ore. Su anche le terapie intensive (da 56 a 58) ed i soggetti in isolamento domiciliare (13.999, 109 in più di domenica). Gli attualmente positivi sono 14.867 (+134). I dimessi ed i guariti sono saliti a 203.968 (+182). In Lombardia il maggior numero di pazienti in terapia intensiva (14), nel Lazio i ricoverati con sintomi (212). (Fonte ansa.it)
I numeri in Campania
Sono 34 i pazienti risultati positivi nella giornata di ieri (n.d.r.) al Covid a fronte dei 1404 tamponi che sono stati processati nei vari centri della Campania. E’ quanto rende l’Unità di crisi della Regione Campania. Dei 34 ‘positivi’ 24 sono provenienti da estero o contatti di precedenti casi di rientro. I ‘positivi’, dall’inizio dell’emergenza sono dunque 5312 a fronte 363297. Nella giornata di ieri (n.d.r.) non si registra alcun decesso; 440 dall’inizio dell’emergenza. Nessun guarito ieri (n.d.r.). (Fonte ansa.it)