Giovanna Corsale – Che cosa comporta l’impegno del “governare”? Partiamo da questa domanda per riflettere sulla complessità dell’attività governativa e sulla responsabilità che un amministratore, a qualsiasi livello, ha nei confronti della sua comunità. Prendiamo spunto dalla recente vicenda del commissariamento del Comune di Piedimonte Matese. (Leggi qui per approfondire)
Fatti…
Lo scorso 20 agosto, presso la Casa comunale di Piedimonte Matese si è insediato il Commissario prefettizio, la dottoressa Patrizia Vicari, alla presenza del segretario comunale Carmela Petrimmo, con decreto del Prefetto della Provincia di Caserta, n. 0082768 del 19/08/2020. La dottoressa Vicari assume l’amministrazione provvisoria dell’Ente, in seguito alle vicende turbolente che hanno interessato il Comune matesino: due Consigli comunali finiti male, con la disapprovazione del Bilancio di previsione in entrambe le circostanze.
…diVersi
«Concedi al tuo servo un cuore docile perché sappia rendere giustizia al tuo popolo e sappia distinguere il bene dal male, perché chi potrebbe governare questo tuo popolo così numeroso?» (1 Re 3,9)
Secondo la tradizione biblica, Salomone è il Re per antonomasia, una figura piena di fascino e degna di ammirazione in quanto incarnazione dell’uomo saggio. La saggezza di Salomone si coglie nella richiesta fatta a Dio, ossia quella di ricevere “un cuore docile“. E cosa significa “avere un cuore docile” per un uomo che si appresta a governare il popolo affidatogli? Il cuore docile esprime la capacità di discernere “il bene dal male”, così da governare secondo giustizia. Quella di Salomone è un’esigenza che viene dal cuore, ossia dalla profondità del proprio Io, da quella sfera di intimità che rivela come necessario il dialogo e la relazione con l’Altro. Né ricchezza, né potere chiede Salomone, ma saggezza, che è l’arma più efficace per guidare il popolo distinguendo e tutelando diritti e doveri. Chi decide di governare una comunità non può sottrarsi al confronto con la propria coscienza, come fa Salomone…
Fatti diVersi. La vita, “segno” dell’amore di Dio. Lo crediamo davvero?