Giovanna Corsale – Nel clima concitato che caratterizza l’Italia di questi giorni, tra la preoccupazione per l’andamento ballerino del Covid e le incertezze relative alla riapertura delle scuole, s’inserisce un’altra questione che tiene alta l’attenzione dei vertici nazionali e locali (ma ormai da sempre) causando tensioni tra le diverse parti politiche, ossia l’arrivo sulle coste italiane di centinaia di migranti. (Leggi qui per approfondire)
Fatti…
Continuano gli sbarchi di extracomunitari sulle coste della Sicilia. Nella notte tra il 29 e il 30 agosto un barcone carico di circa 400 profughi, salvati dagli uomini di Guardia Costiera e Guardia di Finanza nei pressi di Lampedusa, i quali sono riusciti a impedire che il barcone si capovolgesse a causa del forte vento. Questo è solo uno dei diversi e ripetuti arrivi che si sono verificati sulle spiagge della Sicilia dai primi di agosto, causando il sovraffollamento degli hotspot, il richiamo alle responsabilità, la richiesta di interventi risolutivi da parte del Governo e la paura che la situazione pandemica possa complicarsi.
…diVersi
«Perché io ho avuto fame e mi avete dato da mangiare, ho avuto sete e mi avete dato da bere; ero forestiero e mi avete ospitato, nudo e mi avete vestito, malato e mi avete visitato, carcerato e siete venuti a trovarmi… Rispondendo, il re dirà loro: In verità vi dico: ogni volta che avete fatto queste cose a uno solo di questi miei fratelli più piccoli.» (Mt 25, 31-46)
Si può affermare che l'”apertura all’Altro” funge da filo conduttore dell’intera Bibbia, ma possiamo dire lo stesso anche a proposito della nostra esistenza? Siamo davvero in grado di riconoscerci affini gli uni con gli altri, capaci di com-patire, cioè di “soffrire insieme” a chi bussa alle porte delle nostre confortevoli e sicure dimore? Si può essere “estranei” rispetto a un luogo, a una situazione, ma non lo si può essere nei confronti dei ‘fratelli più piccoli‘, ossia nostri simili meno fortunati ma ugualmente da accogliere e sostenere. Vivere da cristiani significa anche questo, essere misericordiosi è anche questo, come ammonisce Gesù nel passo di Matteo citato e, se favorire l’integrazione del ‘forestiero’ vuol dire stabilire condizioni e responsabilità civili o politiche, allora che ognuno si assuma la propria!