Dalla collaborazione degli Uffici pastorali della Chiesa Cattolica Italiana, dell’Azione Cattolica e dell’Agesci, viene un importante Documento sulla Catechesi in questo nuovo e diverso tempo: le relazioni prima di tutto, un uso intelligente e consapevole del digitale, il valore delle famiglie nella formazione cristiana dei propri figli, la possibilità di incontri non statici ma itineranti a contatto con la realtà culturale, artistica, sociale, religiosa dei territori in cui si vive.
Uno strumento utile per i vescovi, i direttori degli Uffici catechistici e i catechisti stessi che sono in prima linea nella fase di ripartenza del nuovo anno pastorale. È quello offerto con il Documento elaborato dall’Ufficio catechistico nazionale della Cei che propone piste da percorrere e spunti di riflessione per una conversione ecclesiale che favorisca una maggiore aderenza alla vita delle persone e maggior efficacia nell’azione catechistica.
“Siamo consapevoli che anche la Chiesa italiana si trova in un delicato tempo di passaggio, che è anche una grande opportunità – spiega mons. Valentino Bulgarelli, direttore dell’Ufficio -: se da un lato riprenderà al più presto la proposta catechistica con le dovute precauzioni sanitarie, dall’altro sentiamo forte l’esigenza di un nuovo discernimento sulla realtà pastorale e sociale e sul rilancio dei percorsi catechistici”.
Il testo si compone di due parti: la Sintesi dei Laboratori ecclesiali sulla catechesi (svolti da maggio a luglio) che rappresenta una foto realistica della catechesi nella Chiesa italiana scattata “dal basso” da quanti operano sul campo, e “Per dirci nuovamente cristiani. Spunti per un discernimento pastorale alla luce di At 11”, una riflessione che offre alcune chiavi di lettura per decodificare il presente e per individuare nuove vie evangeliche nel prossimo futuro. Si tratta del frutto del lavoro sinodale – svolto in questi ultimi mesi – che ha visto molti vescovi protagonisti durante i laboratori sull’annuncio, insieme ai membri della Commissione episcopale per la dottrina, l’annuncio e la catechesi, ai vescovi delegati regionali per la catechesi e ai membri della Consulta nazionale, ai direttori Cei degli Uffici pastorali e ai rappresentanti di Ac e Agesci.