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Regionali 2020. Medicina territoriale nel Matese e in Altocasertano. Perché la salute non è solo un Ospedale Civile

La difficoltà di questo territorio, geograficamente bello e per tanti aspetti unico, è la sua stessa geografia

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Una nuova domanda ai candidati alle elezioni regionali della Campania del 20 e 21 settembre: Crescono le attese sulla concreta fattibilità di DEA di I livello per l’ospedale civile di Piedimonte Matese. Tuttavia diritto dei cittadini è anche la necessità di una efficiente medicina territoriale che in alcune aree si rivela presidio fondamentale. La popolazione chiede maggiore sicurezza… quali carenze e/o fragilità del sistema sono da potenziare? E con quali strategie? E quali servizi da integrare?
A dare il loro contributo Beniamino Rega, Gerardo (Tonino) De Rosa, Bernarda De Girolamo, Antonello Bonacci, Roberto Cusano, Michela Visone, Vincenzo Viglione.
Grazia Biasi – La salute al centro. Al centro delle speranze e della polemica di questa campagna elettorale in vista del rinnovo del Consiglio regionale della Campania.
A catalizzare l’attenzione di candidati e cittadini nel Matese e nei torritori limitrofi è ormai l’Ospedale Civile Ave Gratia Plena di Piedimonte Matese per il quale si attende nero su bianco la definizione di DEA di I livello ripetutamente annunciata (e rassicurata) dal Governatore Vincenzo De Luca, in particolare in questa campagna elettorale.
Segnali di apertura e rettifica al piano ospedaliero che ne mutava le caratteristiche riducendo le potenzialità del locale nosocomio giungevano già l’inverno scorso e lo annunciava in diverse occasione l’assessore al Lavoro e Risorse Umane Sonia Palmeri, cittadina di Piedimonte Matese sulla scorta del nuovo piano ospedaliero redatto da questa amministrazione regionale.
Ad accendere i riflettori sul tema “ospedale” e sul suo futuro, ha svolto un ruolo determinante il locale Comitato Art. 32, sia mediaticamente che in termini di confronto socio-politico: cittadini, sindaci ed enti si sono ritrovati più volte a tavoli di confronto con l’obiettivo di produrre istanze che la Regione potesse accogliere a vantaggio del presidio matesino. Ma la salute del Matese non è tutta lì e in ciò che si vede (come un ospedale); non è soltanto in un Pronto soccorso che si raggiunge a fatica e ben oltre (molto oltre) i tempi massimi previsti per un intervento di urgenza (che nelle aree extraurbane non deve superare i 20 minuti secondo le Linee Guida della Conferenza Stato Regioni del 1996).
La salute dei matesini non è soltanto nei reparti di degenza ma anche in ambulatori “intermedi” dove il paziente può essere ascoltato, visitato, seguito anche da diversi specialisti prima di essere preso in carico dall’Ospedale.
Parliamo di medicina territoriale. Parliamo di ciò che ancora non si vede ma serve.
E sul tema abbiamo posto una domanda ai candidati locali…Parliamo di servizi essenziali e urgenti,importanti su un territorio quanto un DEA di I livello, che sembra essere divenuto l’esclusivo oggetto del contendere…

I motivi per cui urge un reparto di Urologia a Piedimonte Matese (lo stesso De Luca ne ha parlato come di una importante novità) sono gli stessi per cui occorrono presidi sanitari a metà strada tra i paesi di montagna e il nosocomio matesino: se il dato conferma l’aumento della popolazione anziana, è confermato anche che la medicina va condotta verso quelle categoria più fragili non in grado di poter sostenere spostamenti (anche di 60 minuti) come si verifica per gli abitanti del Matese.
Ambulatori, poliambulatori, riorganizzazione della Medicina generale e dei servizi pediatrici; ambulanze e presidi di primo soccorso dislocati in punti strategici non possono essere più soltanto ipotesi di confronto, ma diritti da garantire.
Ne va di mezzo la fiducia dei cittadini, e la loro vita.
Sul tema, ormai da anni, si spende la riflessione di CittadinanzAattiva (sezione del Matese) che non pochi contributi sta offrendo grazie alla raccolta di materiali, dati, numeri e “denunce” che non giustificano più ignoranza e disinteresse sul tema.
Scarica i documenti prodotti da CittadinanzAttiva
♦ La rete emergenza-urgenza
♦ Le cure primarie

Il confronto a cui abbiamo convocato i nostri politici non è semplice: esso comporta non solo l’ipotesi di soluzioni, ma prima di tutto la conoscenza del problema, dei luoghi, delle persone e le strade percorribili alla luce di Leggi, Direttive, Orientamenti, quando ci sono, e in caso contrario la possibilità di dare vita ad un tavolo di lavoro e un cantiere di fatti.

Beniamino Rega
Europa Verde Campania-Demos
Prima di tutto, rinforzata la rete di emergenza-urgenza
prevedendo un nuovo presidio SAUT-118 nei Comuni Montani, attrezzato con mezzi di soccorso avanzati e in grado di effettuare il primo intervento medico, stabilizzare il paziente in fase critica e trasportarlo protetto presso l’ospedale di Piedimonte o presso i centri di riferimento.
Vanno poi finalmente riorganizzate le Cure Primarie, ovvero la medicina di territorio, attraverso soluzioni praticabili e suggerite anche dalle linee guida della Strategia Nazionale delle Aree Interne… (continua a leggere).

Gerardo (Tonino) De Rosa
Forza Italia-Caldoro Presidente
La speranza è comune a tutti. L’aspettativa è unanime, è di destra di centro e di sinistra. Il diritto alla salute e alle cure non ha colore politico e tutti, destra, centro o sinistra, devono adoperarsi affinché il progetto di DEA di primo livello si concretizzi. (…) A questi auspici e possibili impegni aggiungo anche l’urgenza di rendere migliore l’offerta che al momento offre il nostro ospedale attraverso una sempre maggiore qualificazione del personale nell’utilizzo della strumentazione all’avanguardia in dotazione alla struttura del Matese… (continua a leggere).

Bernarda De Girolamo
Italia Viva-De Luca Presidente
Mi sta a cuore un aspetto fondamentale per il nostro Ospedale, che potrebbe rappresentare la svolta per tutti e si tratta di una richiesta che viene pressante dal territorio: la presenza di un reparto di Urologia e la necessità di posti di ricovero in Oncologia: la nostra area purtroppo non è indenne da gravi patologie tumorali, e come dicevo all’inizio in riferimento alla popolazione anziana, aumenta l’età della popolazione residente, per cui i servizi vanno per forza adeguati alle richieste… (continua a leggere).

Antonello Bonacci
Centro Democratico-De Luca Presidente
L’obiettivo primario deve essere quello di garantire l’erogazione dell’assistenza sanitaria, l’accesso e la fruizione appropriata dei servizi sanitari di diagnosi, cura e riabilitazione, nonché di prevenzione ed educazione alla salute, di integrazione dei servizi sanitari e socio sanitari, anche mediante il trasferimento dell’offerta sanitaria dall’ospedale al territorio e al domicilio del paziente, tramite la piena complementarietà delle funzioni… (continua a leggere).

Roberto Cusano
Campania Libera – De Luca presidente
Il mio interesse primario sarà innanzitutto quello di cercare un
equilibrio: la ripartizione del finanziamento statale della spesa
regionale sanitaria non deve mostrare disparità ad oggi spesso
riscontrate e, in virtù del “Piano Triennale 2019-2021 di Sviluppo
e riqualificazione del Servizio Sanitario Campano ex. Art. 2
comma 88, della Legge 23 dicembre 2009 n.191” vanno ripristinate con urgenza, soprattutto nell’Alto Casertano, la garanzia, l’equità e l’omegeneità di accesso alle cure…. (continua a leggere).

Michela Visone
Lega – Salvini Campania
Il “DEA” annunciato, quando e se sarà documentato il “salto
di qualità”, non sarà merito di De Luca. Piuttosto a De Luca rimarra pur sempre il demerito di averlo declassato.
Ad ogni modo c’è necessità di ripartire da zero per non far mancare nulla ne all’utenza ne ai professionisti che ci lavorano…
(continua a leggere).

Vincezo Viglione
Movimento 5Stelle-Ciarambino Presidente
Serve riorganizzazione tutta la rete della prima assistenza per evitare di affollare i pronto soccorso a causa di problemi anche banali a volte che mandano in tilt il sistema di accesso, con tutti gli effetti negativi che ne possono conseguire…. (continua a leggere).

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