Giovanna Corsale – La morte improvvisa di una persona giovane è sempre destabilizzante per una comunità, al punto da minare quelle che prima del tragico evento potevano dirsi certezze. È un’esperienza che colpisce un po’ tutte le realtà e di recente anche Caiazzo, che oggi piange l’ennesima vittima di una fine prematura e che si riscopre una nella preghiera. (Leggi qui per approfondire)
Fatti…
Raffaele Ponsillo, trent’anni di Caiazzo, perde la vita in sella alla sua moto dopo essersi scontrato con un’auto, nel territorio di Carinola nei pressi del bivio San Donato. L’impatto, avvenuto la mattina di domenica 6 settembre, è stato fatale per Raffaele, causandogli la morte immediata. Alla famiglia del giovane Raffaele il cordoglio del sindaco di Caiazzo, Stefano Giaquinto, a nome di tutta la cittadinanza, e, nel clima di dolore, la parrocchia Maria Santissima Assunta si ritrova unita attraverso la preghiera a Maria e la meditazione, nel mese in cui si celebra la nascita, il Suo nome e la memoria di Maria Addolorata.
…diVersi
«Non angustiatevi per nulla, ma in ogni necessità esponete a Dio le vostre richieste, con preghiere, suppliche e ringraziamenti; e la pace di Dio, che sorpassa ogni intelligenza, custodirà i vostri cuori e i vostri pensieri in Cristo Gesù.» (Fil 4, 6-7)
Le preoccupazioni sono parte integrante della nostra vita; non potremmo sentirci realizzati come persone se non avessimo delle prove da affrontare durante lo scorrere degli anni. Ma, se dinanzi alle difficoltà, dalla più piccola alla più drammatica come la morte di una persona a noi cara, assumiamo un atteggiamento perennemente ansiogeno, finiamo per esserne schiacciati. E allora, che fare? Per il cristiano la risposta si trova nella preghiera, ossia quel momento di ‘silenziosa intimità’ con Gesù Cristo in cui Lo riconosce l’amico fedele, a cui affidare incertezze, paure, angosce… E chi è l’amico, quello vero, se non una persona con cui possiamo dividere gioie e dolori, e grazie al quale le nostre pene diventano meno pesanti?