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Baia e Latina. “Una cascina per la vita” è realtà. Il 26 settembre la presentazione del progetto

Volgono ormai al termine i primi lavori per la realizzazione di un orto sociale. Creare autonime economiche per ragazzi autistici è l'obiettivo della Fondazione Giovanni Campaniello che ha scelto Baia e Latina per la realizzazione di una speciale struttura

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Sempre più concreto il progetto “Una cascina per la vita” che la Fondazione Giovanni Campaniello Onlus dedicherà a ragazzi con lo spettro dell’autismo. Sabato 26 settembre a Baia e Latina sarà presentato il progetto di una nuova struttura di accoglienza realizzata a Baia e Latina e un annesso orto sociale. Ma è solo l’inizio di un impegno che si prospetta ben più complesso e articolato nei prossimi mesi, fino all’allestimento e all’ultimazione di strutture residenziali.

Ciò che sta a cuore alla Fondazione è quel “Dopo di noi” tradotto ormai in legge dallo Stato Italiano, che prevede l’autonomia, anche eocnomica per tanti disabili spesso costretti a rimanere senza assistenza familiare dopo la morte dei genitori anziani: toccati direttamente da un’esperienza di famiglia, i promotori della Fondazione Giovanni Campaniello hanno voluto progettare e realizzare tanto la struttura di Baia e Latina quanto l’altra realtà residenziale già presente dall’autinno del 2019 a Genzano di Roma in cui tanti ragazzi lavorano in oaboratori gastronomici e di grafica.

A Baia e Latina ci sarà la presentazione del progetto con il controbuto di autorevoli voci legate al mondo delle politiche sociali, ma anche a quello sanitario, come a quello scolastico per dimostrare che l’integrazione e la maturazione di un giovane autistico è frutto di una rete di collaborazioni che vengono da più agenzie educative o di servizi; ma anche per fare il punto sui limiti che oggi disabili e famiglie riscontrano nell’esercizio di comuni diritti e vantaggi.

Appuntamento dalle 15.30 fino alla serata: si alterneranno confronti e dibattiti sul tema e poi la presentazione di quanto è stato realizzato fino ad ora per dare presto inizio al lavoro agricolo dei giovani ospiti e quanto ancora si intende realizzare o ultimare sui 30mila mq di terreno acquistati dalla Fondazione con l’alto obiettivo di creare una piccola economia a vantaggio dell’autonomia dei lavoratori così come previsto dal “Dopo di noi”.

Ai nostri lettori riproponiamo l’intervista pubblicata il 15 giugno 2020 rilasciata da Vincenzo Campaniello, vicepresidente della Fondazione. Dalle sue parole il racconto di come e perchè è nata la Fondazione.

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