Come lei già la mamma aveva spento 103 candeline, e le sorelle seppur non hanno eguagliato questi record, hanno goduto anch’esse del dono di una lunga vita…
Famiglia di gran compleanni quella di Mariannina, nata ad Alife il 22 settembre 1917, al secolo Antonetta Flora Di Marco, e che oggi i nipoti festeggiano tra sorrisi e coccole.
A chi come lei viene da lontano, non si può non associare un tempo di guerre, difficoltà, di sacrifici, e poi l’ingresso nella modernità fino a questi giorni che la cara nonna alifana osserva dall’alto della sua saggezza…
Quali pensieri nella mente di chi ha assistito alla Storia?
Gran lavoratrice, così la ricordano tutti e soprattutto i familiari, dedita a dare una mano a chiunque abbia avuto bisogno (come spesso si dice con fierezza dei nostri longevi anziani) mostrando quel lato del suo carattere forte, talvolta severo, tanto da essere per quanti l’hanno conosciuta una persona di grande autorevolezza.
Sposa da giovane Claudio Sanniti: non hanno figli ma la sua famiglia si apre alla generosità e all’effetto nei confronti dei tanti nipoti che oggi le riconoscono il ruolo di madre per la vicinanza, il sostegno, l’esempio da lei ricevuto.
Dopo la morte del marito, pur rimandendo sola (ma non senza i cari intorno) continua il suo lavoro nei campi facendosi apprezzare e riconoscere per la produzione di cipolle (le ricercate cipolle alifane!) tanto da conquistarsi nell’ormai lontano 1989 un trofeo messo in palio dal Comune di Alife per aver realizzato la n’zerta più grande in città.
Oggi vive (e gode il meritato riposto) a casa di una nipote che amorevolmente la assiste non facendole mancare nulla di ciò che una persona così anziana possa avere bisogno: la dolcezza, la premura, il sorriso e il dialogo ricevendo in cambio il valore di una presenza indispensabile all’armonia della famiglia.
Buon compelanno Mariannina! E avanti così…