L’Azione Cattolica della Diocesi di Alife-Caiazzo riparte “dal vivo”, dopo il lungo periodo di lockdown che ha visto lo stop di tutte le attività di settore, se non attraverso incontri web per lo più curati e seguiti dai giovani.
Dopo alcune settimane di confronto e di lavoro, il Consiglio diocesano chiama a raccolta per un Open Day (rivistato rispetto ai progetti iniziali a causa del perdurare delle misure anticontagio) i Presidenti e due membri dei consigli parrocchiali.
L’evento è fissato per domani, sabato 26 settembre, presso l’Oratorio San Domenico Savio della Parrocchia Santa Maria Maggiore in Piedimonte Matese alle 15.30.
Ripartire con le attività associative seocndo le indicazioni del Centro nazionale; e farl o in sicurezza secondo le norme che la Conferenza Episcopale Italiana ha diffuso…
Questi i contenti al centro dell’incontro.
“Ci apprestiamo a programmare un anno tanto intenso quanto inedito per la vita associativa con la consapevolezza di trovarci in un tempo particolare per la Chiesa e il Paese. Crediamo che quello che ci aspetta sia un anno in cui mettere in campo un “di più” di generosità, di creatività, di passione associativa, un anno in cui saremo chiamati a vivere ancora più radicati nelle nostre città e parrocchie per portare in ogni angolo dei nostri territori la bellezza dell’associazione”: poche parole quelle che l’Azione Cattolica Italiana affida alle associazioni diocesane, ma sufficienti a comprendere quanto sia importante, adesso più di prima, stare, condividere con le comunità piccole o grandi esperienze di fede e d iservizio misurate sulle difficoltà del momento che non sono soltanto quelle logisitche (legate alle misure anticontagio) ma anche quelle che scaturiscono dalla rarefazione di numerosi rapporti personali…
Il valore della Comunità e di una azione cattolica è adesso, nel tempo affidato a ciascuno per essere seme e al tempo stesso terreno fertile, e anche fronde ombrose per garantire riparo ed essere altresì frutto buono che dà sapore alla vita dei fratelli.
Il Servizio, il tema che l’AC mette al centro dei percorsi formativi di quest’anno, a partire dall’icona biblica del Vangelo di Marco (10, 35-45) in cui Gesù rispondendo alla richiesta “Concedici di sedere, nella tua gloria, uno alla tua destra e uno alla tua sinistra”, infrange le sicurezze e abbatte la presunzione dei suoi amici proponendo l’inaspettata risposta “chi vuole diventare grande tra voi sarà vostro servitore, e chi vuole essere il primo tra voi sarà schiavo di tutti”, facendosi modello di Figlio, venuto a dare la vita…
L’Ac di Alife-Caiazzo vuole partire, rinnovata nell’entusiasmo e nelle iniziative, da questo: entrare in dialogo con il Maestro e prepararsi a ricevere da Lui anche il più scomodo invito… Questo anno che inizia potrebbe essere tale, un tempo di impegni maggiori in cui le piccole comunità parrocchiali – dove si innesta anche il cammino associativo – sono convocate in unità e in servizi nuovi con la responsabilità comune di riportare i credenti ad incontrarsi, a fare Chiesa e a testimoniare.
L’incontro prevede la preghiera iniziale a cura dell’Assistente spirituale don Pasquale Rubino; l’intervento del presidente Cinzia Brandi sull’iniziativa annuale “Servire e dare la propria vita”; poi l’intervento del segretario Pietro Rossi sulle modalità degli incontri nei gruppi parrocchiali nel rispetto delle norme anticontagio; poi il lavoro nei settori per la presentazione dei temi annuali e le iniziative in cantiere.
