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Ripartire dal Creato. La Diocesi di Alife-Caiazzo si affida a “Maria, Madre della Speranza”

Dalla preghiera per "la casa comune" le motivazioni per riscoprirsi famiglia con gli stessi sogni di futuro e con le stesse responsabilità verso il Mondo

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Il momento iniziale della preghiera all’aperto, sul sagrato della chiesa di Santa Maria Occorrevole

Annamaria Gregorio – In questo periodo in cui, purtroppo, continua la pandemia, che ha caratterizzato il 2020 in un modo assolutamente negativo, la preghiera per e con il Creato, organizzata dall’Ufficio di Pastorale Sociale della diocesi di Alife Caiazzo, l’Ordine dei Frati Minori e l’Ordine Francescano Secolare di Piedimonte Matese tenutasi sabato 26 settembre, presso il Convento di Santa Maria Occorrevole, si staglia come un momento di meditazione e di ripartenza, con l’affidamento a Maria, Madre della Speranza, invocandola con una delle nuove intenzioni che papa Francesco ha aggiunto alle Litanie lauretane (leggi anche qui).

Questo appuntamento è stato inserito nel circuito mondiale di preghiera, che fa capo al Movimento Mondiale Cattolico per il Clima, sostenuto tanto da Papa Francesco, (di cui fanno parte più di 900 organizzazioni cattoliche, dalle grandi reti internazionali agli ordini religiosi locali, oltre a parrocchie, leader di base e migliaia di cattolici), dedicato al Tempo del Creato.

Curata da Padre Fedele Mattera, della Comunità di Teano, responsabile dell’Ufficio per la Giustizia Pace e Integrita del creato della provincia francescana di Napoli e di Caserta, la riflessione è stata divisa in due momenti: all’aperto, ispirandosi ai quattro elementi: aria, acqua, fuoco e terra; in chiesa, per concludere con un mandato.

I posti, contingentati a causa del Covid, sono stati tutti occupati dai rappresentanti delle associazioni diocesane: Azione Cattolica, Apostolato della Preghiera, Ass. Cooperatori Salesiani, Volontari di G. Gaglione, ma anche operatrici pastorali della parrocchia di Sant’Angelo d’Alife e delle tre parrocchie di Piedimonte, le suore Salesie della comunità di Piedimonte e l’Ordine Francescano Secolare fraternità di Piedimonte, di Caiazzo e di Teano.

Con la partecipazione dei novizi da poco arrivati, che hanno suonato, animando i canti, il saluto del Padre Guardiano Gennaro Russo e dell’ufficio diocesano, l’esperienza è stata davvero emozionante, partecipata con il cuore come segno di comunione di una chiesa più grande.

Sull’esempio di san Francesco che raccomandava ai frati di riservare sempre una parte dell’orto a piante e a fiori, per contemplare sempre la creatività di Dio, come segno simbolico, sono state regalate ai partecipanti delle piantine, per esprimere un mandato di cura per il creato e soprattutto di rinascita.

Dunque, pieni di speranza, ripartiamo…

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