Annamaria Gregorio – Cari lettori, lo ricordate il Concorso “Cristo, luomo del lavoro…”? E questo banner…?
È stato sulle pagine di Clarus per ben due mesi, dal 1 maggio al 1 luglio, giorno della scadenza.
Era rivolto agli studenti delle scuole superiori, bandito dall’Ufficio diocesano per i Problemi Sociali e il lavoro di Alife-Caiazzo al tempo del Coronavirus. Rappresentava un gesto concreto che l’ufficio proponeva, dimostrando vicinanza a tanti giovani studenti, con un premio per acquisto di libri scolastici, che avessero voluto offrire una riflessione sul mondo del lavoro, sul post-Covid, ispirandosi a tre documenti importanti, corrispondenti a tre date da ricordare:
il Messaggio dei Vescovi italiani per il 1 maggio 2020; l’enciclica Laborem exercens, scritta da Giovanni Paolo II, scelta in occasione del centenario della sua nascita, 18 maggio 1920; l’enciclica sociale di Papa Francesco “Laudato si’ “, a cinque anni dalla sua emanazione, il 24 maggio 2015.
Il lavoro è stato svolto con l’impegno profuso dai concorrenti candidati: Giovanna Boiano, Giuseppe Civitillo, Emanuela De Iorio, Chiara De Lellis, Francesco Di Muccio, Serena Geremia e Chiara Sabino, che domani sera, 30 settembre, alle 17.00, in Cattedrale esporranno le loro riflessioni, durante la cerimonia di premiazione ad essi dedicata.
Per l’occasione, è stato realizzato, come da bando, un testo che contiene gli elaborati dei partecipanti, con la prefazione di Don Bruno Bignami, Direttore Nazionale dell’ Ufficio per i Problemi Sociali e il Lavoro della CEI (Conferenza Episcopale Italiana), che interverrà con la riflessione su Il lavoro alla luce della Laudato sì.
Presenzierà S. E. Mons. Orazio Francesco Piazza, amministratore apostolico, che ha sostenuto favorevolmente l’iniziativa, ancor di più per il coinvolgimentio diretto dei giovani. Saranno presenti, oltre alle famiglie dei ragazzi, i rappresentanti del clero, degli ordini religiosi, delle associazioni diocesane, delle istituzioni e delle realtà sociali del territorio.
E’ stata un’esperienza nuova, che ha aperto un mondo. “Questo concorso favorisca il passaggio dalla riflessione all’azione. Nel frattempo, ha già ottenuto una vittoria: rendere i giovani protagonisti del loro presente. Da spettatori a attori: costruttori di un domani migliore. Se è vero che ogni cambiamento comincia con il pensiero, la strada è tracciata. Un solco profondo e fecondo” (dalla prefazione di Don Bruno Bignami al testo).