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Funerali mons. D’Alise. Card. Bassetti, “ci hai fatto scorgere il volto bello della nostra Chiesa-madre”

Il saluto del cardinale Gualtiero Bassetti, arcivescovo di Perugia-Città della Pieve e presidente della Cei, presente ai funerali di mons. Giovanni D'Alise, vescovo di Caserta, svoltisi ieri (5 ottobre) nella Chiesa Cattedrale

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Riccardo Benotti – “Sono qui, tra di voi, per portare l’abbraccio e la carezza delle Chiese che sono in Italia. Quanta sofferenza, quanto dolore, quante lacrime, ci hanno accompagnato in questi mesi!”. Così il card. Gualtiero Bassetti, arcivescovo di Perugia-Città della Pieve e presidente della Cei, nel saluto ai funerali del vescovo di Caserta, mons. Giovanni D’Alise, deceduto domenica (n.d.r.) mattina per arresto cardiocircolatorio mentre era ricoverato in ospedale perché positivo al Covid.

“Con Mons. D’Alise voglio ricordare tutti i sacerdoti che generosamente hanno donato la vita nelle stesse circostanze. Se ne sono andati, molti in punta di piedi, senza una carezza o una parola di conforto. Ecco i veri tesori della Chiesa e dell’umanità – ha ribadito il cardinale -: loro, che hanno sostenuto, confortato e benedetto tante persone e consolato tanti cuori!”. “Questo virus terribile, che ha portato lutti in tante case, non ha risparmiato i sacerdoti, i religiosi e le religiose, e neppure i vescovi. Qualcuno è guarito, altri, come il vescovo Giovanni, non ce l’hanno fatta. Chi è guarito ha guardato il mondo con occhi nuovi – ha osservato Bassetti -, chi è morto ci ha lasciato il senso di una vita. Tutti hanno toccato la sofferenza e la sofferenza ha toccato indissolubilmente la nostra amata Chiesa. Una Chiesa che in questi tempi di tribolazione è stata vicina al suo popolo, ai suoi figli. Una Chiesa che non si è risparmiata nel portare vicinanza e conforto: spirituale e materiale”.

Card. Gualtiero Bassetti

Grazie, fratello caro, perché, insieme a tanti sacerdoti, ci hai fatto scorgere il volto bello della nostra Chiesa-madre! Dietro la tua testimonianza di una vita intera, dietro la croce che ha posto fine alla tua esistenza terrena, ci lasci intravedere e sfiorare il volto stesso del Risorto, che è la meta del nostro cammino, è ciò che dà senso al nostro pellegrinare e al nostro riscoprirci ‘Fratelli tutti’. La tua memoria rimanga in benedizione per sempre ed aiuti la nostra attesa del sabato senza tramonto, quando la gloria del Signore illuminerà tutto e tutti e la nostra lampada sarà l’Agnello”.

Con queste parole il card. Gualtiero Bassetti, arcivescovo di Perugia-Città della Pieve e presidente della Cei, ha ricordato il vescovo di Caserta, mons. Giovanni D’Alise, durante i funerali che si sono svolti ieri (n.d.r.) pomeriggio in Cattedrale. “La testimonianza di chi ci ha lasciato è un patrimonio da non disperdere. È il nostro impegno verso l’amato vescovo Giovanni e verso tutti quelli che sono morti in questi mesi”, ha aggiunto: “Durante il confinamento abbiamo sperimentato quanto fragile sia la tenuta della società, quanto poco ci volesse per aumentare il numero dei nuovi poveri di fronte alle nostre porte, quanto bisogno vi fosse di sentire una parola amica, quando anche l’ultimo legame di socialità è reciso. Invece i nostri sacerdoti, da Nord a Sud, si sono fatti prossimi per tanti, per tutti. Sono i sacerdoti, i religiosi e le religiose, i laici impegnati nel volontariato che hanno reso bella la Chiesa in questi mesi. Si sono prodigati per gli altri, si sono spesi per gli altri, in alcuni casi fino all’estremo sacrificio come il nostro fratello Giovanni”.

Fonte Agensir

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