Giovanna Corsale – Nel giorno in cui si festeggia il Patrono d’Italia, San Francesco d’Assisi, Papa Francesco pubblica la sua terza enciclica, Fratelli tutti. Il tema centrale è la “amicizia sociale” e il paradigma è incarnato dal Buon Samaritano, alternativa umana a un mondo malato. Oggi partiamo da qui… (Leggi per approfondire)
Fatti…
Sabato 3 ottobre, sulla tomba del ‘Poverello di Assisi’, Papa Francesco appone la sua firma sulla terza Enciclica intitolata Fratelli tutti sulla fraternità e l’amicizia sociale e domenica mattina la distribuzione del testo ai fedeli presenti in piazza San Pietro per l’Angelus. Il nucleo tematico è un’idea di fraternità vicina a quella presente nella Dichiarazione di Abu Dhabi che diventa stimolo per questo Documento. A fare da modello è il Buon Samaritano, inteso come espressione umana di fratellanza autentica, a sua volta antidoto per vivere in un mondo marcio e contaminato non solo dal Covid.
…diVersi
«Un uomo scendeva da Gerusalemme a Gerico e incappò nei briganti che lo spogliarono, lo percossero e poi se ne andarono, lasciandolo mezzo morto. Per caso, un sacerdote scendeva per quella medesima strada e quando lo vide passò oltre dall’altra parte. Anche un levita, giunto in quel luogo, lo vide e passò oltre. Invece un Samaritano, che era in viaggio, passandogli accanto lo vide e n’ebbe compassione. Gli si fece vicino, gli fasciò le ferite, versandovi olio e vino; poi, caricatolo sopra il suo giumento, lo portò a una locanda e si prese cura di lui. Il giorno seguente, estrasse due denari e li diede all’albergatore, dicendo: Abbi cura di lui e ciò che spenderai in più, te lo rifonderò al mio ritorno. Chi di questi tre ti sembra sia stato il prossimo di colui che è incappato nei briganti?». Quegli rispose: «Chi ha avuto compassione di lui». Gesù gli disse: «Va’ e anche tu fa’ lo stesso». (Lc 10, 30-37)
La storia, raccontata da Gesù nella Parabola del buon Samaritano narra la sventura capitata a un uomo che viene aggredito da alcuni briganti. A soccorrerlo è un Samaritano, il quale non ‘passa oltre dall’altra parte‘, come fa chi lo ha preceduto, ma decide di prendersi cura dello sventurato, preoccupandosi e provando compassione per lui. Quella manifestata dal Samaritano non è una pietà vuota, ma al contrario si traduce in gesti concreti di accudimento, una condiscendenza trasparente perché priva di secondi fini e coraggiosa perché si mette all’opera senza porsi domande. Nello scenario di oggi, complicato dall’emergenza sanitaria, dalle sperequazioni sociali ed economiche e dalle violenze, si avverte il bisogno di una maggiore apertura alle altre persone, indifferentemente e senza remore, come il buon Samaritano c’insegna.